venerdì 11 maggio 2012

Le primavere di ieri


STEPHEN SPENDER

IL VESTITINO

Il vestitino ricamato a uccelli
è irrimediabilmente rovinato.
Lo comprammo a primavera.
Lei stava seduta sulla sedia,
le braccia sollevate come rami.
Appoggiai la testa sul suo seno
ascoltando l’uccello più pesante
battere al centro della nostra felicità.

Ogni cosa precipita e scompare,
i vestiti che erano così allegri
giacciono nei solai, come le bambole
con cui i monelli giocavano.
Il letto dove ci si amò
è quello di un fiume su cui
l’incantevole allucinante vita
è trascinata fin dove il torrente può.
Nidi e rami canori
mischiati a blocchi di ghiaccio
furono le primavere di ieri.

Abbracciamoci con un bacio solenne
dove le menti di entrambi hanno occhi
contemplanti al di là di tutto questo
universale smarrimento, e nello sguardo
dell’uno nell’altro,
accetta quello che passa, credi a quanto rimane.

(da Collected Poems, 1955 – Traduzione di Sergio Solmi)

.

Questa del vestito l’avevamo già sentita, sempre da un poeta inglese, Andrew Motion. Certo, Stephen Spender, che era più anziano, ha il copyright. La poesia probabilmente è riferita alla pianista Natasha Litvin, che Spender, dichiaratamente bisessuale, sposò nel 1941, ed è un’intima riflessione sullo scorrere del tempo e sulla sua accettazione, sullo smarrimento che proviamo di fronte agli eventi che costellano il suo percorso. Il vestito ne diventa allora un simbolo, è il termine di paragone sul quale ognuno può valutare com’era e cosa aveva allora e com’è diventato e che cosa gli è rimasto adesso che quel vestito è diventato uno straccio.

.

Lempicka

TAMARA DE LEMPICKA, “IN ESTATE”

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Come invecchiano presto gli oggetti. Una Balilla è già come una colonna dorica.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante




Stephen Spender (Londra, 28 febbraio 1909 – 16 luglio 1995), poeta e saggista inglese. ll suo percorso si riflette nella poesia, dove l'indagine sull'intima conflittualità prevale sempre più sull'impegno populista: dalla iniziale tematica politica e anarchica, si è rivolto verso temi di più intima riflessione che trovano riscontro in toni di pacata meditazione.

4 commenti:

Vania ha detto...

..interessante...direi anche disarmante il paragone.

....ci sono oggetti che per fortuna con il tempo acquistano più valore....anzi ... siamo noi esseri umani che diamo il valore alle cose.

ciaoo Vania

Federica ha detto...

Che poesia e che nostalgia... il tempo che passa ed è bello ricordare.
Ha ragione Vania, noi diamo valore alle cose (soprattutto se ci portano a ricordi felici).
Federica

DR ha detto...

e il valore delle cose non è quello reale, ma quello intrinseco. Conservo da tanti anni un elastico per capelli che allora valeva poche lire... ma quanto a ricordi vale milioni

AlmaCattleya ha detto...

O.T.: Ciao ti ho voluto assegnare un premio. vieni pure nel mio blog.