martedì 20 dicembre 2011

Il Natale del consumismo


DINO BUZZATI

LA SAPONETTA

Tu pensavi che cosa mi regalerà
finalmente è venuto Natale
eccomi qui alla porta, e tutto
è Natale scrupolosamente
l'esatto sogno dei bambini
col gelo col grigio col vento
che fa turbinare quei cosi
di ghiaccio e di neve e le famiglie
che si chiudono come valve
tram fermi automobili poche
eccomi qui da te col regalo
io che te lo avevo promesso
ciao ciao ho avuto la forza
di arrivare fin qui se non altro.
Ma dico: quando l'avrai consumato
e resterà un fogliettino
un fagiolo un cece un nulla
e ti scivolerà fra le dita
precipitando giù nel lavandino
dico, amore, per un istante almeno
ti ricorderai di me?

(da Il capitano Pic e altre poesie, Neri Pozza, 1965)

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Un’ossessione che compare nei vari scritti d’occasione dedicati da Dino Buzzati al Natale è il fenomeno sociale della festa, inquadrata nel senso dell’attesa tipico dello scrittore bellunese: così appaiono spesso le consuetudini, la frenesia della moda del regalo. Qui, in una delle sue rare poesie, Buzzati chiede alla donna amata se, passato il Natale, e consumato il dono – una costosa saponetta in questo caso – si ricorderà ancora di lui. È un quadro che ci riporta agli Anni ‘60, al boom economico, a un tempo oramai distante, ma perfetto per capire dove siano stati seminati i germi del Natale consumistico, che ha completamente snaturato il senso spirituale della festa. Un altro aspetto che risalta dai versi è naturalmente quello umano, la difficoltà della comunicazione con l’altro, il ruolo di ognuno di noi nella società odierna e la schiavitù delle convenzioni.

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ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Ciò che di solito è un castigo, cioè il sacrificarsi per il prossimo, diventa luce, soddisfazione, beatitudine. Felici, sono leggeri come piume. Questo è il prodigio di Natale, sul quale non si scriverà mai abbastanza, tanto è bello e misterioso.
DINO BUZZATI, Corriere d’informazione, 24-25 dicembre 1954




Dino Buzzati, all'anagrafe Dino Buzzati Traverso (San Pellegrino di Belluno, 16 ottobre 1906 – Milano, 28 gennaio 1972), scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo e poeta italiano. Fu cronista e redattore del Corriere della Sera. Autore di romanzi e racconti surreali e realistico-magici, è celebre per Il deserto dei Tartari.


4 commenti:

Vania ha detto...

...molto bella/significativa/particolare/vissuta questa poesia.

...lo stesso per la foto che hai inserito trovo che si adatti perfettamente.

ciaoo Vania

DR ha detto...

ho dovuto elaborare la foto, però alla fine mi soddisfa

Spartana ha detto...

Preziosa questa monografia sul Natale che ci regali e sempre acuto Buzzati. E se quest'anno chiedessimo a Babbo Natale cosa mi togli, invece del solito cosa mi porti? Le cose perdute e quelle davvero essenziali hanno un sapore speciale. Se posso, un sereno Natale. C.

DR ha detto...

Bel pensiero. Grazie, Claudia. Auguro anch'io un lieto Natale