lunedì 24 gennaio 2011

La ciocca del mio ricordo


GUILLAUME APOLLINAIRE

LA CIOCCA RITROVATA

Lui ritrova nella memoria
La ciocca di lei castana
Non par vero ma ti ricordi
Dei nostri due destini strani

Di boulevard de la Chapelle
Del bel Montmartre e di Auteuil
Me lo ricordo mormora lei
Il giorno che ho passato la tua soglia

Vi cadde come un autunno
La ciocca del mio ricordo
E la sorte di noi che ti stupisce
Si sposa al giorno che finisce.

(da Calligrammi, 1918 - Traduzione di Vittorio Sereni)

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Vi sono molte donne ad attraversare la breve vita di Guillaume Apollinaire, stroncato a 38 anni nel 1918 dalla terribile epidemia influenzale nota come “Spagnola”: c’è la torbida Lou dei Calligrammi, c’è Madeleine Pagès, incontrata in treno tra Nizza e Marsiglia, c’è Jacqueline Kolb, la sua sposa, l’ultima. E c’è la prima, Marie Laurencin, che è la protagonista di questa poesia. Il loro incontro fu un colpo di fulmine: fu Pablo Picasso a presentare Marie ad Apollinaire, in una galleria d’arte nel maggio del 1907. Tra alterne vicende il loro amore durerà cinque anni: nel 1909 il poeta si trasferisce da Parigi ad Auteuil, sullo stesso pianerottolo di Marie. Nel 1912 il loro dissidio è insanabile, Guillaume torna a Parigi e un ultimo tentativo di ricomposizione nell’agosto del 1913 fallisce.

Ma, come di tutte le storie, resta il ricordo. Ed è quello che appare una sera, mentre Apollinaire seguita a esaminare la sua vita, in quel confronto tra presente e passato che sono i Calligrammi, sull’onda della profonda crisi esistenziale causata dalla rottura con Marie. Una ciocca di capelli, una di quelle che si tengono nei medaglioni, e la memoria comincia a ricordare.

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Marie Laurencin, “La liseuse”

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LA FRASE DEL GIORNO
L’amore va come quell’acqua fugge / L’amore va come la vita è lenta / E come la speranza è violenta. 
GUILLAUME APOLLINAIRE, Alcool




Wilhelm Albert Włodzimierz Apollinaris de Wąż-Kostrowick (Roma, 26 agosto 1880 - Parigi, 9 novembre 1918), noto con lo pseudonimo di Guillaume Apollinaire, poeta francese sostenitore di una totale libertà formale e di nuovi contenuti frutto dell’indagine dell’inconscio, fu un precursore del Surrealismo. Combattente nella Prima guerra mondiale, fu vittima dell’epidemia di febbre spagnola.


2 commenti:

Vania ha detto...

...molto bella.

...e così ho scoperto i Calligrami.:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

Nei Calligrammi ci sono interessanti poesie visive: link