lunedì 22 giugno 2015

Sputo le mie parole

 

MARÍA MONTERO ZELEDÓN

ORRORTODONZIA

Sputo le mie parole
come se fossero i miei denti.

Una mano pulisce le labbra.
L’altra la poesia.

Resta
il sapore di sangue in bocca.

(da La mano suicida, 2000)

.

La poesia ridotta a intervento dentistico: con molta ironia – soprattutto nel titolo, che gioca tra orrore e ortodonzia – la poetessa costaricana María Montero Zeledón – gioca su questa immagine un po’ cruenta per esprimere il dolore dello scrivere, operazione che talvolta può risultare tormentosa con il suo meccanismo di analisi interiore.

.

Demarquet

GEOFFROY DEMARQUET, “UNTITLED”

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
L’umanità si divide tra coloro che preferiscono leggere una poesia allo stare soli, coloro che rovinano la loro solitudine con una manciata di poesie e coloro che non hanno nulla da dire o da aggiungere alla loro solitudine.
MARÍA MONTERO ZELEDÓN




María Montero Zeledón (Bordeaux, Francia, 1970), poetessa e scrittrice costaricana. Dopo l'esordio a soli 15 anni con Il gioco conquistato, si è fatta conoscere come una delle voci più fresche e originali della letteratura centroamericana contemporanea. Collabora attivamente con numerosi media nazionali e internazionali.

Nessun commento: