sabato 13 aprile 2013

Felice anch’io di nulla

 

ALFONSO GATTO

IL SÀNDALO

L'incannucciata di parole chiare
azzurre donne verdi quali il mare
a stecche dissolveva sopra il muro
in un velario d'aria come un puro
soffio la vita, il sàndalo al beccheggio
dell'acqua e già sul piede dell'addio
ad involarti. Ero felice anch'io
di nulla, mi giocavo il tuo contento.

Così per l'uscio aperto entrava il vento,
brezza di paglie ove stormiva il mare
un sonno verde di parole chiare.

(da Poesie d'amore, Mondadori, 1973)

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Una località della laguna veneta, un caffè del porto dove sta salpando un sandalo, leggera imbarcazione usata in quei posti, su cui è la donna amata. Una solarità assoluta attraversa questa poesia di Alfonso Gatto, un senso di pace e di quiete, cullata dal discorrere delle donne, dal frangersi dei riflessi sulla parete di canne. Una tranquillità che si trasforma in una immotivata felicità.

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60050

GEORGE BIRRELL, “LOW TIDE, FIFE”

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LA FRASE DEL GIORNO
La felicità spesso si insinua attraverso una porta che non sapevate di aver lasciato aperta
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JOHN BARRYMORE



Alfonso Gatto (Salerno, 17 luglio 1909 – Orbetello, 8 marzo 1976), poeta e scrittore italiano. Ermetico, ma di confine, giornalista e pittore, insegnante di Letteratura all'Accademia di Belle Arti, collaboratore di “Campo di Marte”, la sua poesia è caratterizzata da un senso di morte che si intreccia al vivere.


2 commenti:

Vania ha detto...

..che bei "colori" questa poesia...non meno il senso.
ciaoo Vania

p.s...ruberò un dì la frase del giorno...la gusterò nella stanza da the:)

Rosanna Bazzano ha detto...

Leggere questi versi da la sensazione di prendere un ampio respiro... Come a dire "Finalmente..."

Anche la frase del giorno regala la speranza... Non credo esista regalo migliore.

Un sorriso, RB