Altre poesie per ottobre

 

“Dolce ottobre” intitola Cristina Campo la sua poesia. E la dolcezza è davvero la caratteristica di ottobre, sospeso tra i ricordi degli ultimi fuochi d’estate e la promessa delle prime nebbie. Un mese che divampa di colori e ridipinge i boschi e i giardini prima del lungo riposo invernale, come osserva Attilio Bertolucci, attraversando in treno la campagna italiana.

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CRISTINA CAMPO

DOLCE OTTOBRE

Si ripiegano i bianchi abiti estivi
e tu discendi sulla meridiana,
dolce Ottobre, e sui nidi.

Trema l'ultimo canto nelle altane
dove sole era l'ombra ed ombra il sole,
tra gli affanni sopiti.

E mentre indugia tiepida la rosa
l'amara bacca già stilla il sapore
dei sorridenti addii.

(da Passo d’addio, 1956).

 

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ATTILIO BERTOLUCCI

IN TRENO

Non ricordavo un ottobre
così a lungo sereno,
la terra arata sarchiata
pronta per la semina,
spartita di viti rossastre
molli come ghirlande.
Ma non ditemi non ditemi
che è una stagione clemente:
il fumo che la stria
sale da foglie che non sono più,
le cene brillano sparse.
Perché non si aspettano i morti?

(da Viaggio d’inverno, 1971)

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PHIL MORIN, “TREES IN OCTOBER”

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LA FRASE DEL GIORNO
Così il celeste ottobre in silenzio / trascorre, così accende nelle siepi / devastate e soavi ultime bacche, / aspre more che il sole declinante / più non matura.
ATTILIO BERTOLUCCI, Lettera da casa

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Cristina Campo, pseudonimo di Vittoria Maria Angelica Marcella Cristina Guerrini (Bologna, 29 aprile 1923 – Roma, 10 gennaio 1977), scrittrice, poetessa e traduttrice italiana. Cresciuta nel culto della bellezza e animata da un'incoercibile tensione alla perfezione, etica non meno che estetica, fu influenzata a lungo dal pensiero di Simone Weil e di Hugo von Hofmannsthal.

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