JUAN GUSTAVO COBO BORDA
TRE ANNI DOPO
Mi manca ancora tanto per sapere di te,
ancora ignoro tutto,
perché il bacio è un’altra forma di interrogarti.
Per questo, man mano che il desiderio
diventa sogno,
soffio sul tuo volto
affinché gli occhi, aprendosi,
riconoscano in questa freschezza insospettata
la loro confidenza più intima.
Ancora mi manca tanto per sapere di te,
ancora ignoro tutto,
ma questa luce che ti disegna,
mentre cammini nuda nella stanza,
e ti fissa nel suo ocra dorato,
è già sufficiente, e mi basta.
(da Offerta sull’altare del bolero, 1981)
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Quanto si conosce di un’altra persona? E quanto tempo ci vuole per conoscerla? E ancora, riusciremo mai a conoscerla tutta, nonostante una lunga frequentazione? Sono domande che ci pongono questi versi del poeta, critico letterario, giornalista e diplomatico colombiano Juan Gustavo Cobo Borda. Naturalmente non si può ridurre tutto a una mera formula matematica, le risposte sono varie e mutevoli, soggette a ulteriori varianti (chi guarda con gli occhi dell’amore, chi invece già sulla china del disinganno, chi obnubilato dalla routine). Io so che è sempre piacevole però scoprire utilizzando il metodo suggerito da Cobo Borda…
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Dipinto di Jack Vettriano
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LA FRASE DEL GIORNO
È così trascurabile ogni poesia amorosa, / così pleonastica, / che non posso evitare di scriverla.
JUAN GUSTAVO COBO BORDA, Russando al sole come una foca delle Galápagos
2 commenti:
:)...sorrido al tuo commento e allora anche a Cobo Borda.
ciaooo Vania
evviva Cobo Borda!
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