domenica 26 gennaio 2025

La paura della tenerezza


HERTA MÜLLER

A NOI SI ADDICE...

A noi
si addice
la
paura
della
tenerezza

(da Lo sguardo estraneo, Crocetti, 2010 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)

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La tenerezza - cito la Treccani - è  quel "senso di commozione, dolce e profonda, che si prova nei riguardi di altra persona per amore, affetto, compassione". Ed è un sentimento che vive nei dintorni dell'amore, che lo addolcisce, è un'apertura verso l'altro. Averne paura - come capita alla poetessa tedesca Herta Müller, è avere paura di aprirsi all'altro.

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JOSEPH LORUSSO, "SUONANDO LA LORO CANZONE"

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  LA FRASE DEL GIORNO  

La tenerezza è il tipo di amore più umile.
OLGA TOKARCZUK, Lettura per il Nobel

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Herta Müller (Nitzkydorf, 17 agosto 1953), scrittrice, saggista e poetessa tedesca, nata in Romania e vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2009. È nota per aver descritto nelle sue opere le condizioni di vita in Romania durante la dittatura di Nicolae Ceaușescu.


sabato 25 gennaio 2025

Michael Longley


Il poeta nordirlandese Michael Longley è morto il 2  gennaio all’età di 85 anni. Noto come l’«Omero d’Irlanda» per aver adattato l’epos omerico alla situazione del conflitto nell’Ulster, riteneva che compito del poeta fosse quello di "trovare nuovi ritmi” e che “l'unico modo per trovare nuovi ritmi vitali è essere vitali, vivi, attenti e reattivi. Vivere la vita con tutti i pori aperti". Robin Robertson, redattore della casa editrice londinese Jonathan Cape, ha dichiarato: “Michael era insolito perché lavorava in vari modi e si distingueva in tutti: poeta d'amore, poeta della natura e poeta di guerra. Quanto al terzo caso terzo, collegò la Grecia omerica alla Somme e ai Troubles [il conflitto nordirlandese, ndr], che visse a Belfast, credendo che tutte le guerre fossero, in sostanza, la stessa guerra. Disse la verità al potere, e la disse magnificamente”.

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FOTOGRAFIA © BBC

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CINQUANT’ANNI

Hai passeggiato con me un milione di volte
sul sentiero roccioso per Carrigskeewaum
fermandoti nell’insidia dei cerchi delle fate
a cogliere funghi per merende e poesia.

Hai indicato, per un guscio di lumaca
o la piuma di un chiurlo o il fodero vuoto
di un uovo di squalo la parola esatta, sillabe
e silenzi udibili sul filo ventoso dell’acqua.

Abbiamo seguito le orme della lontra verso Allaran
e atteso per ore sul nostro trono gelato,
per cinquant’anni, marito e moglie, contando
a voce bassa le beccacce e i piovanelli.

(da Angel Hill, Elliot, 2019 – Traduzione di Paolo Febbraro)

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SIGILLO DI SALOMONE

Ombreggiato dai noccioli auto-seminati
In un angolo posteriore del nostro giardino,
A destra del ribes in fiore
Un inaspettato sigillo di Salomone
Voglio mostrarti. Ha importanza
Perché campane così graziose sono così chiamate
(Sigilli di un documento medievale?)
È maggio e Salomone dice: Alzati,
amore mio, mia bella, e vieni via,
L'inverno è passato, la pioggia è finita
E se ne sono andati, i fiori appaiono sulla terra.
Una primula solitaria è sopravvissuta
Sotto il nostro faggio al primo taglio dell'erba.
È giunto il momento del canto degli uccelli.

(da London Review of Books, Vol. 44 N. 18 · 22 settembre 2022)

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Per definizione, se la prosa è un fiume, la poesia è una fontana.
MICHAEL LONGLEY, Poetry Ireland Review, estate 1999

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Michael Longley (Belfast, 27 luglio 1939 – 22 gennaio 2025), poeta britannico naturalizzato irlandese. Attento all’equilibrio tra cultura e paesaggio, impose la sua cifra umana e stilistica, tesa a mediare le pesanti tensioni della storia e della cronaca nordirlandese con il ricorso alle figure ampiamente simboliche dei miti epici classici.


venerdì 24 gennaio 2025

Giocherò con le trecce


CECILIA CASANOVA

RITORNO ALL'INFANZIA

Giocherò con le trecce
sul bordo del mio vestito.

Mi rannicchierò nello scialle della nonna
annusando la sua lana
conservata così bene nel suo colore lilla.
felice di ritornare all'infanzia.

La casa era mia.
perché non entrare?
Non mi faranno nulla i ritratti
appesi alle pareti
né il pianoforte inumidito dal tempo.

Togliti le scarpe. No.
Sali sul divano con le scarpe e salta
sui tuoi sette anni, sui tuoi dodici, sui tuoi diciotto.

Ruba il miele dalla dispensa
ed esci silenziosa.
Non ti vedranno!

(da I giochi del sole, 1969)

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C'è una sorta di "mito" dell'infanzia, un periodo che probabilmente ci rimane impresso nella memoria grazie alle sue scoperte e alla sua spensieratezza. Cesare Pavese scrisse nel suo diario: “L'infanzia non è soltanto l'infanzia vissuta, ma l'idea che ce ne facemmo nella giovinezza, nella maturità, ecc. Per questo appare l'epoca più importante: perché è la più arricchita dai ripensamenti successivi”. La poetessa cilena Cecilia Casanova vi ritorna, attraversando il ricordo, con la sua sensibilità.

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IRINA REDINE, "BAMBINA CON MARGHERITE"

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Nella triste distanza degli anni / ricordo la mia infanzia come un sogno, / di lente rondini nel cielo, in volo, / dei bei giorni andati, ormai perduti.
MARÍA CRISTINA URSIC, Mano fugace

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Cecilia Casanova (Santiago del Cile, 2 ottobre 1926 – 2 novembre 2014), poetessa cilena. Autrice di poesie spesso brevissime ma chiare e intense, è stata accostata ad Emily Dickinson per la sua sensibilità nei confronti della natura e per la ricerca dell’immenso nel quotidiano.


giovedì 23 gennaio 2025

A colpi d’ala


ROBERTO SANESI

IL MARTIN PESCATORE

A colpi d'ala ho visto
ridurre una nuvola al grafico
d'una sezione di nuvola, segmenti
tratteggiati d'azzurro e la parola cielo
scritta a inchiostro di china al limite più alto:
mi sono
chiesto come potesse muoversi in ascissa
su quelle alture geometriche se il vento
aveva già deciso la sua direzione.

(da L'improvviso di Milano, Guanda, 1969)

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Non a caso il poeta e critico letterario milanese Roberto Sanesi fu un febbrile traduttore di Thomas Stearns Eliot: l'affinità con il poeta inglese risalta anche in testi come questo che  eseguono una sorta di variazione sul tema - la poesia eliotiana è Cape Ann - "Il volo segui / Della freccia danzante, purpureo martin pescatore".

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FOTOGRAFIA © MONIQUE LAATS/PEXELS

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Un martin pescatore trasforma un fiume in una meraviglia.
CZESŁAW MIŁOSZ, Dal sorgere del sole

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Roberto Sanesi (Milano, 18 gennaio 1930 – 2 gennaio 2001), poeta, critico e traduttore italiano. L’attenzione all’esistenzialismo e, in particolare, al concetto di ciclico infinito divenire di marca rilkiana, lo portò a esplorare il rapporto tra esistenza e tempo in opere di forte componente visiva.


mercoledì 22 gennaio 2025

Cristallo marino


LUCIO PICCOLO

IL RAGGIO VERDE

Da torri e balconi protesi
incontro alle brezze vedemmo
l'ultimo sguardo del sole
farsi cristallo marino
d'abissi... poi venne la notte
sfiorarono immense ali
di farfalle: senso dell'ombra.
Ma il raggio che sembrò perduto
nel turbinio della terra
accese di verde il profondo
di noi dove canta perenne
una favola, fu voce
che sentimmo nei giorni, fiorì
di selve tremanti il mattino.

(da Il raggio verde e altre poesie inedite, 1993)

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Le poesie di Lucio Piccolo, poeta semisconosciuto in vita ma apprezzato da Montale, si reggono su un naturalismo che è in equilibrio tra sogno e realtà. Non poteva sfuggire alla sua osservazione la meraviglia del raggio verde, fenomeno ottico creato dal sole dell'alba o del tramonto quando, attraversando l'atmosfera, crea una sottile striatura che, scomponendo i colori del prisma, assume una tonalità di verde, definita per la precisione "verde Veronese" in omaggio ai dipinti del pittore rinascimentale.

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FOTOGRAFIA © J FAN

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Un raggio verde, ma di un verde meraviglioso, di un verde che nessun pittore può ottenere sulla sua tavolozza, un verde di cui la natura né nella varietà dei vegetali, né nel colore del mare più limpido, ha mai riprodotto la sfumatura! Se c'è del verde in paradiso, non può essere che quel verde, il vero colore della speranza.
JULES VERNE, Il raggio verde

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Lucio Carlo Francesco Piccolo di Calanovella (Palermo, 27 ottobre 1901 – Capo d'Orlando, 26 maggio 1969), poeta e musicologo italiano La sua poesia è caratterizzata da elencazioni e proliferazioni tipicamente barocche costituite da immagini dense e oniriche, dall'oscurità e dal simbolismo talora molto spinto.


martedì 21 gennaio 2025

Musica del tatto


MANUEL ALTOLAGUIRRE

LE CAREZZE

Che musica del tatto
le carezze con te!
Che accordi profondi!
Che scale di tenerezza,
di forza, di piacere!
Il nostro amore silenzioso
e oscuro ci solleva
alle notti eterne
che separano altissime
le stelle più lontane.
Che musica del tatto
le carezze con te!

(da Le isole invitate e altre poesie, 1926)

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Manuel Altolaguirre, poeta spagnolo della Generazione del '27, con la sua intonazione pura e misteriosa riesce a ottenere un suono di leggerezza e di incontaminatezza. "L'amore silenzioso e oscuro", fisico e affettuoso, riesce ad elevare gli esseri umani alle stelle, a superare proprio attraverso la carnalità la finitezza.

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FOTOGRAFIA © PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Amare è sprofondare, fuggire, perdersi nella notte profonda.
MANUEL ALTOLAGUIRRE, Fine di un amore

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Manuel Altolaguirre Bolín (Malaga, 29 giugno 1905 – Burgos, 26 luglio 1959), poeta surrealista spagnolo della Generazione del '27. Con i suoi toni intimisti e spirituali cantò l'amore e la solitudine Egli stesso indicò Juan Ramón Jiménez e Pedro Salinas come suoi ispiratori.


lunedì 20 gennaio 2025

Centenario di Ernesto Cardenal


Si celebra oggi il centenario della nascita di Ernesto Cardenal, uno dei poeti più influenti della letteratura latinoamericana. Autore dedito alla poesia, alla filosofia, alla teologia, alla politica e alle arti visive, caratterizzò la sua opera con un profondo impegno sociale e spirituale. Guerrigliero, sacerdote dal 1965, scrittore e traduttore, rimase fedele alla ricerca di giustizia sociale, e a quella spiritualità intensa che lo portò nel 1956 a vivere nel monastero trappista di Gethsemany, località del Kentucky. María Ángeles Pérez López, direttrice accademica della Fondazione Ernesto Cardenal, intervistata da La Jornada, ha sottolineato che celebrare il centenario di Ernesto Cardenal sottolinea la sua validità e la sua capacità di sfidare il nostro tempo”.

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DIETRO IL MONASTERO

Dietro il monastero, vicino alla strada,
c'è un cimitero di cose logore,
dove giacciono ferri arrugginiti, pezzi
di porcellana, tubi rotti, fili attorcigliati,
scatole di sigarette vuote, segatura
e zinco, plastica invecchiata, pneumatici rotti,
in attesa come noi della risurrezione.

(da Gethsemani, Ky, 1960)

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ILEANA: LA GALASSIA DI ANDROMEDA

Ileana: La Galassia di Andromeda,
distante 700.000 anni luce,
visibile ad occhio nudo in una notte limpida,
è più vicina di te.
Altri occhi solitari mi guarderanno da Andromeda
nella loro notte. Non ti vedo.
Ileana: la distanza è tempo, e il tempo vola.
A 200 milioni di miglia all'ora l'universo
si sta espandendo verso il Nulla.
E tu sei lontana da me milioni di anni.

(da Epigrammi, 1961)

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Altre poesie di Ernesto Cardenal sul Canto delle Sirene:

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  LA FRASE DEL GIORNO  

In poesia si può discutere di tutto: di agricoltura, di economia, di filosofia; Puoi introdurre barzellette, statistiche, aneddoti, cronache storiche. La poesia non ha limiti.
ERNESTO CARDENAL, Clarín, 29 novembre 1984

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Ernesto Cardenal Martínez (Granada, Nicaragua, 20 gennaio 1925 – Managua, 1° marzo 2020) poeta, presbitero e teologo nicaraguense. Protagonista della rivoluzione in Nicaragua del 1979, fu tra i massimi esponenti della teologia della liberazione: è stato il fondatore della comunità religiosa di Solentiname.