DON PATERSON
SCIVOLARE SUL LAGO OGIL
Ti ricordi, fratello anima, quel giorno passato a fendere
niente dal niente, come un coltello lanciato?
Allora non c’era arrivo e non c’era partenza,
solo un sogno di vita districata -
crocefissa e libera, l’uomo fermo che si muove,
l’equilibrio per lavoro, il vento per moglie.
(da Luce di atterraggio, 2003 - Traduzione di Massimiliano Morini)
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La poesia dello scozzese Don Paterson è, secondo la definizione dei critici, “volutamente incoerente”: l’artista spazia attraverso temi e stili lasciando che sia la poesia stessa a esprimersi, senza le incrostazioni personali che permettono di definire un’appartenenza. Ogni brano deve essere così preso a sé, valutato singolarmente, al di fuori di qualsiasi schema. Questa dunque è una poesia sul tempo e sulla memoria, su come si era e su quello che si diventa, nulla più.
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FOTOGRAFIA © IAIN McLACHLAN/DIGITAL PHOTOGRAPHER
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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo guarisce così bene che ci cancella: siamo noi le sue ferite.
DON PATERSON, pensata brutta, bella pensata: Aforismi
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