giovedì 21 luglio 2016

Un pugno di segni

 

ADA SALAS

CI SONO LIBRI CHE SI SCRIVONO

Ci sono libri che si scrivono sulla carne stessa.
Sono cicatrici che ci parlano
                                       e sanguinano
quando il tempo si arrende alla sconfitta
un pugno di segni che a stento
comprendiamo
e che sono stati il bacio intatto della  vita.

(da La sete, 1997)

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Cicatrici spesso invisibili che testimoniano lo scorrere del tempo – non solo le rughe, ma anche i graffi nell’anima, i dolori, le angosce, tutto quello che il passare degli anni ha impresso sul nostro corpo e che trasformiamo in parola, in racconto, in poesia. E quella è la vita, quella è la sua rivelazione, il segno che ogni volta ha lasciato su di noi: così dice la poetessa spagnola Ada Salas.

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TAMARA DE LEMPICKA, “LA TUNICA ROSA”, 1927 – COLLEZIONE PRIVATA

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LA FRASE DEL GIORNO
Contempla come fuggono le parole. / Soffermati sulla polvere che lascia / la memoria. Che tutto il tuo dolore / ti appartenga. // Vivere / è un’impronta.
ADA SALAS, Il luogo della disfatta




Ada Salas (Cáceres, 19 ottobre 1965 ),  poetessa spagnola. Le sue prime poesie, di versi liberi e poesie molto brevi e raffinate, ricercano l'essenziale e in questo senso è considerata una seguace della linea stabilita da José Ángel Valente. In seguito ha cercato una poesia meno minimalista, con poesie di maggiore lunghezza ma che non rinunciano alla ricerca dell'essenziale.


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