ALAIN JOUFFROY
IO RESPIRO SUL CIGLIO DELLE TUE PALPEBRE
Io respiro sul ciglio delle tue palpebre
E tra le dita ti scorrono i miei giorni scintillanti
Lontano da te la mia voce è la tua fontana
E durante il sonno in me circola il tuo sangue
Grande ombra bianca stesa sul mio viso
Che nessuno vede e che mi apre la vista
La mia presenza è la mia gioia nella tua sola luce
(da A te, 1958 - Traduzione di Paola Décina Lombardi)
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Non è una donna quella che il poeta surrealista francese Alain Jouffroy delinea in questi versi: è piuttosto una dea, un’essenza stessa del vivere che si fa respiro e sangue. “Ti guardo in me adagiata” del resto scriveva Jouffroy in Femminilità: quella che si viene a creare nell’amore è un’osmosi.
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RAFAL OLBINSKI, “LA TRAVIATA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Tra le nostre mani tutta la terra dorme come un cuore.
ALAIN JOUFFROY, A te
2 commenti:
Neppure una voce trovo che non sia degna di nota tra questi post. Bellissime le opere anche di Rafal Olbinski che non conoscevo. Grazie
Grazie a te :-)
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