Il freddo dicembre si presenta ancora una volta con le sue luminarie e le sue decorazioni. Eccolo declinato in due contesti cittadini, con ansie e riflessioni dettate dai suoi giorni brevi e dal contrasto tra il buio e le luci, da Leonardo Sinisgalli, il poeta-ingegnere lucano trapiantato a Milano (una Porta Nuova ben diversa da quella odierna dove svettano la torre dell’Unicredit e i grattacieli del “Bosco verticale”), e da Piero Bigongiari, poeta fiorentino.
LEONARDO SINISGALLI
DICEMBRE A PORTA NUOVA
Mi raccoglie nel suo gomito
inerte la fredda sera d'autunno.
Scorre deserta sulle foglie
e mi ridesta a ogni tonfo
dei castagni. Tutto il bene
che mi resta forse è in quest'ora
calma che si accerta
a questa svolta che si gonfia
d'acque perché la ripa si fa stretta.
Poi rotta la dolcezza dell'indugio
ogni cosa decade con più fretta
e non mi duole l'alito d'ombra
che mi gela la fronte.
Sopra la spalletta curvo m'assale
il vento dalla buca del ponte.
(da Vidi le muse, Mondadori, 1943)
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PIERO BIGONGIARI
SUL LUNGARNO DI DICEMBRE,
TRA UN PONTE E L'ALTRO IN COSTRUZIONE
È l'acqua che ha toccato la Tua mente
questa che scende dolcemente a valle
e muove il remo abbandonato sullo
scalmo come il pensiero al renaiolo.
È l'acqua del diluvio, delle tenebre.
Un blu affligge tenero le strade
poi più intenso è un colore d'uragano.
Da un caffè nel tepore del Lungarno
stendo la mano a Te, Signore delle
acque calme dentro la mandorla
cilestrina dei ponti,
lasciata la presa
si piega il timone della mia vita
al filo di queste acque indifferenti
dove il sole annega con luce lunare
un ultimo riflesso del fuoco primo.
Scendono dalla Tua eterna differenza
che nel lago del cuor m'era durata
i primi fuochi ciechi delle rive.
(da Le mura di Pistoia, 1958)
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LA FRASE DEL GIORNO
Il sole che fa breve il giorno di dicembre, / Rosa desolata sulle colline grigie, / Cupamente cerchiato, ha dato al mezzogiorno / Una luce più triste della luna calante.
JOHN GREENLEAF WHITTIER, Snow-Bound
Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta, saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.
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