PEDRO SALINAS
UN’ANIMA TU AVEVI
Un’anima tu avevi
cosi chiara ed aperta
ch'io non potetti mai
nella tua anima entrare.
Andavo in cerca di aditi angusti,
d’alti e difficili passaggi…
Si andava alla tua anima
per aperti cammini.
Preparai un’alta scala
- sognavo di alte mura
che le fossero a guardia -,
però l’anima tua
era senza riparo
di muri e di recinti.
E ricercai la stretta porta
della tua anima,
ma non aveva accessi,
così franca com’era,
la tua anima.
Dov’è che cominciava?
Dov’è che aveva termine?
E rimasi per sempre seduto
sulle vaghe frontiere della tua anima.
(El alma tenías, da Preagios, 1923 - Traduzione di Vittorio Bodini)
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Questi versi appartengono alla prima fase poetica di Pedro Salinas, quando il poeta spagnolo avvertiva maggiormente gli influssi di Juan Ramón Jiménez, che non a caso scrisse la prefazione di Presagios. La poesia pura è al centro dei suoi temi, spaziando dall’amore al mistero dell’esistenza, con incrostazioni ultraiste che svaniranno negli anni a seguire. Ed ecco allora da dove nasce questa impossibilità di raggiungere le profondità dell’anima, questa impossibilità di realizzare la pienezza dell’amore che ritornerà poi come scelta sofferente nella raccolta La voce a te dovuta, quando Salinas dovrà rinunciare a Katherine.
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MICHAEL STEIRNAGLE, “SUMMER READ”
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LA FRASE DEL GIORNO
Ho sempre avuto un desiderio d’amore così vivo che per esso sono divenuto poeta.
PEDRO SALINAS, Lettere d’amore a Margarita
Pedro Salinas y Serrano (Madrid, 27 novembre 1891 – Boston, 4 dicembre 1951), poeta spagnolo appartenente alla generazione del 1927. La voce a te dovuta, Ragione d’amore e Lungo lamento formano una trilogia poetica sull’amore per Katherine Prue Reading, docente americana, interrotto dopo il tentato suicidio della moglie Margarita.
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