BILHANA
LEI CHE LE BRIGLIE REGGEVA
Oggi ancora di lei mi ricordo,
di lei che le briglia reggeva
durante la furia selvaggia
del nostro galoppo d'amore,
di lei che aveva il volto
ardente e pallido come la luna,
e del suo corpo sconvolto dal tremito
della follia, oh come mi ricordo
oggi di lei, piegata sotto il peso
del seno colmo e dei fianchi rotondi
e dei suoi folti riccioli arruffati:
come se fosse oggi mi ricordo.
(da Le 50 strofe del ladro d’amore – Traduzione di Luciano Luisi)
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Bilhana era un poeta del Kashmir, vissuto tra l’XI e il XII secolo. Secondo la leggenda, si innamorò della figlia del re Madanabhirama, la bella principessa Yaminipurnatilaka, con la quale intrattenne in segreto una passionale storia d’amore, come si può arguire da questa poesia delicata ma al contempo ricca di eros. Un giorno però vennero scoperti e BIlhana fu rinchiuso in prigione, dove scrisse il suo poema, il Caurapañcāśikā, ovvero “Le 50 strofe del ladro d’amore”. Ignota è la sorta che gli toccò: secondo alcuni fu esiliato, secondo altri morì in carcere, secondo la leggenda il re, commosso dalla lettura delle poesie di Bilhana, lo graziò e gli concesse la figlia in sposa. Quale sia stato il suo destino, la sua opera comunque non andò perduta: venne tramandata oralmente in tutte le regioni dell’India.
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DIPINTO © ARTNINDIA
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LA FRASE DEL GIORNO
L’amore non può rifiutare nulla all'amore.
CODICE D’AMORE
Bilhaṇa (XI secolo – XII secolo), poeta indiano della regione del Kashmir attivo alla corte di Vikramāditya VI Tribhuvanamalla (1076-1127), sovrano della dinastia Cālukya che all'epoca regnava sul Deccan. Le uniche informazioni sulla biografia di Bilhaṇa si ricavano dal suo stesso poema Vikramānkadevacarita.
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