JUAN CALZADILLA
POETICA BISOGNOSA
La poesia mi chiede molto più
spazio di quanto io possa darle,
e molto tempo della mia vita.
Molto più di quanto mi resti.
E non so cosa darle.
Né cosa viene prima e cosa viene dopo.
Non so se abbia senso
chiederglielo.
O se sia giusto che sappia
che non avere nulla da darle
è già darle.
(da Libro di poetica, 2006)
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La poesia impone le proprie esigenze. Il poeta venezuelano Juan Calzadilla sa che è inutile combattere con questa necessità di dire: l'ispirazione e il poeta si fondono in un unicum in cui è la poesia a proiettarsi e a rivelare la realtà, come succede davanti a una cascata, dove si manifesta "il potere della parola tra gli spruzzi. / E se restiamo in silenzio, è solo per percepire meglio / come, nella colonna d'acqua, una voce / ripeta incessantemente i nostri nomi, / con insistenza. O è forse la natura, forse oscuramente, / senza ricevere risposta, a parlarci?”
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IMMAGINE CREATA CON IA
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LA FRASE DEL GIORNO
Lascia che rifletta ma lascia che veda / Come il cristallo, non come lo specchio.
JUAN CALZADILLA, Libro di poetica
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Juan Calzadilla (Altagracia de Orituco, 16 maggio 1930 – Caracas, 15 giugno 2025), poeta, pittore e critico d'arte venezuelano. Esordì nel 1954 con Prime poesie, promuovendo visioni d'avanguardia, incentrate sul surrealismo, con una militanza attiva e ribelle.


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