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martedì 23 dicembre 2025

La melodia celeste


JUAN RAMÓN JIMÉNEZ

AVVENTO

Sta arrivando il dolce Gesù…
La notte sa di rosmarino…
Oh, quanto è pura
la luna sul cammino!

Palazzi, cattedrali
stendono luci di finestre
insonni nell’ombra dura e fredda
Ma la melodia celeste
fuori risuona…
primavera celeste
che la neve, passando, scioglie leggera,
lasciando una calma eterna…

Signore del cielo, nasci
questa volta nella mia anima!

(da Poesie: bozze inedite, 2006)

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Il poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez traccia una divisione tra materia e spirito: se le cattedrali e i palazzi del centro, pur con le loro finestre illuminate – ma negativamente insonni – rappresentano la freddezza materiale, la primavera incarnata dalla venuta di Gesù è lo sbocciare spirituale, il vero senso della festa di Natale.

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VLADIMIR BOROVIKOVSKIJ, "NATIVITÀ"

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   LA FRASE DEL GIORNO  

Se solo il tuo cuore potesse diventare una mangiatoia per la sua nascita, / Dio tornerebbe ad essere un bambino su questa terra.
ANGELO SILESIUS, Il pellegrino cherubico

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JimenezJuan Ramón Jiménez (Palos de Moguer, 24 dicembre 1881 - San Juan, Portorico, 29 maggio 1958), poeta spagnolo premiato con il Nobel nel 1956, fu uno dei principali esponenti della Generazione del ’14 e del Modernismo. La sua ricerca poetica lo portò a privilegiare la poesia nuda ed essenziale, fatta solo di immagine e di parola al di là della musicalità esteriore.


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