sabato 26 ottobre 2024

Tre mondi


NIKIFÒROS VRETTÀKOS

IL GIARDINO VERDE

Ho tre mondi. Un mare, un
cielo e un giardino verde: i tuoi occhi.
Se li attraversassi tutti e tre, potrei dirti
dove finisce ciascuno di essi. Il mare, lo so.
Il cielo, lo sospetto. Non chiedermi
del mio giardino verde.

(da La profondità del mondo, 1961)

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Le dimensioni sono relative: il mare certo ha una fine, per quanto si possa estendere; del cielo, o meglio dell’atmosfera, si può immaginare un limite – dice il poeta greco Nikifòros Vrettàkos – ma nel giardino che sono gli occhi verdi dell’amata è possibile perdersi fino all’infinito, ritrovarvi il passato e il futuro e persino il possibile e l’impossibile: “Nei tuoi occhi ho trovato i libri che non ho scritto: / pianure, città, boschi, orizzonti, canali. / Le montagne imperiali della terra ho trovato, / con i tramonti e le nuvole purpuree. I grandi viaggi / che non ho fatto li ho trovati nei tuoi occhi”.

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JACEK YERKA, "CAMERA FESTIVA"
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   LA FRASE DEL GIORNO   

Il sole è diviso in pezzi / tra i poeti. È il dono / che Dio distribuisce ai suoi servi.
NIKIFÒROS VRETTÀKOS




Nikifòros Vrettàkos (Krokeès, 1° gennaio 1912 – Plumitsa, 4 agosto 1991), scrittore e poeta greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte alla resistenza e fu esule durante la dittatura dei colonnelli. Dai toni crepuscolari delle prime raccolte, che appaiono pervase dall'ottimismo degli ideali pacifisti e umanitari, la sua poesia ha adottato uno stile semplice e piano.


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