JOAN MARGARIT
IL NIPOTE DI VAN GOGH
È il figlio di Theo, ma non ha più nessuno
dei dipinti di zio Vincent – donati o svenduti -
che oggi sono così ricercati.
Si è ricordato dello strofinaccio
che, giocando con lui, una volta dipinse.
Rovista tutto, cerca il girasole
che può liberarlo dalla miseria.
Non so se l'ha trovato: ciò che conta è sapere
che tra gli stracci della memoria,
tra la sfortuna e gli errori,
ci è rimasto qualcosa di valore.
Forse di grande valore. Chissà se mai
abbiamo avuto qualcosa di così prezioso.
(da Calcolo strutturale, 2005)
.
Vale per il nipote di Van Gogh, che ha dissipato l’opera dello zio senza sapere quanto valore avrebbe avuto in futuro. Ma – dice il poeta catalano Joan Margarit – vale anche per tutti noi: quanti sentimenti, quanto tempo, quanti ricordi dimenticati, quanto della nostra vita abbiamo dato via che ora potrebbe avere un inestimabile valore.
.
CARL LARSSON, "VISTA ALLO SPECCHIO"
.
LA FRASE DEL GIORNO
Il rumore della città dietro i vetri / finirà per essere la tua unica musica, / e le lettere d’amore che avrai conservato / saranno la tua ultima letteratura.
JOAN MARGARIT, Acqueforti
.
Joan Margarit i Consarnau (Sanaüja, 11 maggio 1938 – Sant Just Desvern, 16 febbraio 2021), poeta e architetto catalano. Si definiva poeta bilingue catalano/castigliano, disdegnava le correnti poetiche e considerava il poeta "l’essere più realista e più pragmatico perché beve dalla realtà”.
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