MILTIÀDIS MALAKÀSIS
CANTICO DEI CANTICI
Vieni e appoggia la testa bionda
nel mio abbraccio desideroso.
Ho ancora delle canzoni da cantarti,
ora che gli uccelli ti cullano.
La notte, vedi, ritorna vestita di nero,
tutti intorno dormono in silenzio,
vieni, mia preziosa, sognante,
ad inebriarmi con la tua mirra segreta.
Vieni e lascia che ti canti ancora una canzone;
vieni e appoggia la testa bionda
nel mio abbraccio desideroso;
ora che gli uccelli cantano,
vieni e lascia che ti canti ancora.
(da Malakàsis: sempre, 1964)
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Il poeta greco Miltiàdis Malakàsis, da seguace del simbolismo tendeva a catturare il momento fugace, enfatizzando il senso di irreversibilità e di futilità della realtà. Anche nell'amore è necessario dunque cogliere quanto più possibile l'intensità dell'attimo, come in questa replica parnassiana del Cantico dei Cantici.
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LOVETTA REYES-CAIRO, "AMANTI IN UN CIELO STELLATO"
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è musica, suonata sullo strumento del linguaggio attraverso la composizione delle parole.
MILTIÀDIS MALAKÀSIS
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Miltiàdis Malakàsis, (Missolungi 1870 - Atene, 27 gennaio 1943), poeta greco. Autore di traduzioni dall'inglese e dal francese (le Stances di Jean Moréas col quale fu in rapporti di amicizia a Parigi), scrisse liriche eleganti tra il gusto parnassiano e il simbolistico, con forte influsso della poetica francese.
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