lunedì 7 ottobre 2024

Tornare al quartiere


MARIO BENEDETTI

IL QUARTIERE

Tornare al quartiere è sempre una fuga
come trovarsi di fronte a due specchi
vede vicino uno / l'altro lontano
nell'ottusa memoria replicata

l'infanzia/ quella che fu / è perduta
non così i cortili / dei riflessi /
i bimbi che giocano sono vecchi
e vanno con cautela per la vita

ha fascino il quartiere e pioggia lieve
le rotaie di un tram che ora riposa
non irrompe di notte né mi sveglia

chi cerca dei frammenti del passato
magari si immedesima in se stesso /
tornare al quartiere è sempre una fuga.

(da La vita, questa parentesi, 1997)

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Tornare al quartiere dove si è vissuta l'infanzia è sempre una fuga dal presente - come nota il poeta uruguaiano Mario Benedetti. Ma la memoria, ahimè, è ingannevole e ingannata: se nella dimensione spaziale non ritrova gli stessi luoghi,  ma può averne ancora un'idea sebbene mutati, nella dimensione temporale deve affidarsi alla fragilità del ricordo.

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FERNANDO PESSINA, "LA CITTÀ VECCHIA DI MONTEVIDEO"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Alcune cose del passato sono scomparse ma altre aprono un varco verso il futuro e sono quelle che voglio salvare.
MARIO BENEDETTI, Il futuro del mio passato

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Mario Orlando Hamlet Hardy Brenno Benedetti-Farugia, noto come Mario Benedetti (Paso de los Toros, 14 settembre 1920 – Montevideo, 17 maggio 2009), poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano. Figlio di immigrati italiani, fece parte della Generazione del’45. Nel 1973 fu costretto all’esilio dal golpe militare. Rientrò nel 1983.


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