MARÍA MERCEDES CARRANZA
I PREDECESSORI DELLA PHILIPS
“Come nei dipinti di Turner, dove la luce pensa”.
Octavio Paz
Le ricerche della Philips dimostrano
che la luce non è stata creata da Dio il primo
giorno. Fu Turner – sveglio in una notte
a Venezia – a dire sia la luce e
la luce fu. In principio
fu il suo pennello e perfino le nebbie di
Londra lo riconobbero. Poi
ci fu un uomo di nome Monet che
venne a testimoniare la luce
tra la sua gente e la sua gente
lo accolse. Da allora la luce
abita tra noi piena
di Van Gogh con la sua tristezza e tutto il resto.
(da Baccelli e altre poesie, 1972)
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La poetessa colombiana María Mercedes Carranza parte da una ricerca della multinazionale olandese Philips sulla luce per lanciarsi nell'elogio dei grandi pittori che ne fecero il segno distintivo della loro opera: la luce atmosferica di William Turner che riempie i paesaggi, gli studi sulle variazioni della luce di Claude Monet, le gradazioni ritmiche e l'evoluzione della luce di Vincent Van Gogh. A rigor di logica, mancano due altri grandi maestri della luce: Jan Vermeer e Caravaggio.
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WILLIAM TURNER, "VENEZIA, LA DOGANA E SAN GIORGIO MAGGIORE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Non c'è stato un inizio per la luce. La luce non è stata e non sarà. La luce è.
MICHEL VAUZELLE, Luci: nella Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra
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María Mercedes Carranza (Bogotá, 24 maggio 1945 – 11 luglio 2003), poetessa e giornalista colombiana. La sua opera poetica, secondo James J. Alstrum, è “demolitoria, ma sana e necessaria per indirizzare la poesia su percorsi insoliti”.
1 commento:
Questa poesia di María Mercedes Carranza celebra la luce nell'arte, mettendo in evidenza come Turner, Monet e Van Gogh l'abbiano usata nelle loro opere. L'assenza di Vermeer e Caravaggio è interessante e ci fa pensare a come anche loro rappresentassero la luce in modo speciale. La luce diventa così un simbolo di vita e creatività.
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