venerdì 13 dicembre 2013

Luminosamente i sogni

 

GHIORGOS GHERALÍS

IL SIGNORE DEI SOGNI

Il Signore dei sogni non passa la sera
- come credevamo nei nostri infantili anni -
toccando con un’ala luminosa le nostre palpebre.
Il Signore dei sogni reca l’immacolato giorno.

Il suo abbraccio è tutta luce dell’alba. Schiude
l’ampio petto e gli scivolano le aure dalle mani,
per disegnare luminosamente i sogni: un monte,
un mare, un cristallo, un profondo pensiero.

Il Signore dei sogni cammina con noi
nella città e a lato delle tombe degli amanti.
Abita in noi, e se pensiamo a lui,
ci guarda indagatore e ci sorride.

È come se si meravigliasse di noi che all’improvviso
lo sentimmo - mentre sempre in noi abitò -
come quando qualcuno in un momento di silenzio ode il battito del cuore
e nuovamente si dimentica nel vano movimento.

(da Poesia greca contemporanea, 1968 - Traduzione di Cristino G. Sangiglio)

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Sogniamo sempre, anche quando andiamo per la strada, inconsapevolmente come nella bellissima metafora con cui conclude il poeta greco Ghiorgos Gheralís, capace di elevare l’inno al sogno con il suo stile musicale e dagli accenti che richiamano Valéry: un’atmosfera eterea, soffusa, con lo stupore di ogni poeta davanti alla scoperta dell’invisibile.

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Velichko

DIPINTO DI ROMAN VELICHKO

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LA FRASE DEL GIORNO
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo, / non è che un sogno dentro a un sogno.
EDGAR ALLAN POE




Ghiorgos Gheralís (Smirne, 23 aprile 1917 - Atene, 29 novembre 1996), filologo e poeta greco dell'Asia Minore della prima generazione del dopoguerra.Con il passare degli anno allenta i legami con il passato simbolico, il suo linguaggio e la sua tecnica si rinnovano, adottando elementi modernisti e includendo elementi di critica sociale e politica che appiattiscono il suo lirismo.


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