GHIANNIS RITSOS
L’INTRUSO
Festeggiano i giardini meridiani
con gli asciugamani da bagno colorati stesi
sulle siepi fiorite, sotto le cicale, sottintendendo
bei corpi nudi, giovani, abbronzati
con granelli di sale scintillanti. Ma tu
senti che non sei invitato
a questa festa popolare. E aspetti la sera tutto solo
caso mai le stelle proseguano con segnali segreti
quella tua appartata cerimonia religiosa.
Karlòvasi, 2.VII.87
(da Molto tardi nella notte, 1991 - Traduzione di Nicola Crocetti)
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La rivista “Poesia” nel numero più recente in edicola, il 284 datato luglio e agosto, dedica un articolo all’ultima raccolta scritta dal poeta greco Ghiannis Ritsos, Molto tardi nella notte. È una rinnovata presa di coscienza della “notte” che non tarderà ad arrivare, quella “notte eterna” paventata anche dal giovane Catullo nel Carme V. Sono metafore di partenze, piccole nostalgie come gli asciugamani da bagno stesi nei giardini dei villaggi greci, le spiagge che si dovranno abbandonare, i piccoli addii di chi se ne va come quando si lascia la casa delle vacanze.
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KRISTIN STASHENKO, “BEACH TOWELS”
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LA FRASE DEL GIORNO
So / che da qualche parte, al mio posto vuoto, è rimasto / un uccello timido che canta instancabilmente / il canto immortale della nostra mortalità.
GHIANNIS RITSOS, Molto tardi nella notte
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