mercoledì 7 dicembre 2011

Il peso della tenerezza


SHUNTARŌ TANIKAWA

IL BACIO

Non appena si chiudono gli occhi, scompare il mondo,
solo il peso della tenerezza mi assicura l’infinito.

Il silenzio si tramuta in una notte calma
ci avvolge come una promessa,
e non c’è niente di strano,
se non la dolce lontananza che ci circonda
e che per caso ci lascia soli.

Cerchiamo assieme
un modo più sicuro che guardare o parlare
e lo scopriamo 
quando perdiamo noi stessi.

Mi domando che cosa tenti di rassicurare
la tenerezza che torna da un lungo viaggio. 
Parole perdute in un silenzio espiato,
ora respiri appena.

In realtà, già eri la stessa mia vita...
E tuttavia anche queste parole sono punibili 
in questo momento in cui la tenerezza riempie il mondo
e io mi prostro per poter vivere in esso.

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“Un bacio, insomma, che cos'è mai un bacio? Un giuramento fatto più da vicino, una promessa più precisa, una confessione che vuol conferma, un apostrofo rosa tra le parole "t'amo", un segreto soffiato in bocca invece che all'orecchio, un frammento d'eternità che ronza come le ali di un'ape, una comunione che sa di fiore, un modo di respirarsi il cuore e di scambiarsi sulle labbra il sapore dell'anima”: è il discorso che Cyrano de Bergerac fa all’amata Rossana attraverso il suo tramite Cristiano nella celebre opera di Edmond Rostand. Ebbene, sono tutte cose che ritroviamo nella poesia dal sapore molto occidentale del giapponese Shuntarō Tanikawa: il bacio viene a significare più dei discorsi, la sua tenerezza dice cose che nessuna parola umana è in grado di esprimere. In quel momento, tutto scompare perché sono le anime a entrare in gioco.

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BRASSAI, “COUPLE D’AMOUREUX DANS UN CAFÉ, QUARTIER ITALIE, 1932”
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LA FRASE DEL GIORNO 
Forse il bacio è un contatto, per così dire, simbolico, nel quale il piacere è più psicologico che sensuale.
ALBERTO MORAVIA




Shuntarō Tanikawa (Tokyo, 15 dicembre 1931), poeta, scrittore e traduttore giapponese.  Le sue opere sono caratterizzate da una varia gamma di stili. Più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, ha vinto l'American Book Award nel 1989. È il traduttore dei Peanuts in giapponese.


4 commenti:

Federica ha detto...

Che bella poesia, che bella spiegazione!
I baci e la tenerezza dovrebbero essere più presenti nella nostra vita, con i nostri familiari e con tutte le persone attorno a noi.
Grazie
Federica
n.b.: io sarò anche esagerata ma i miei bimbi me li bacio tanto tanto!!!

Vania ha detto...

....tra tenerezza e baci...qui mi par Primavera....più che Natale.:))

...bella l'immagine che hai postato/affiancato a questi bei versi.
ciaooo Vania

DR ha detto...

i baci sono baci... Federica, fai bene a darli ai tuoi figli.

Vania, è ancora presto per pensare a Natale, sto tirando fuori oggi gli addobbi e le luci. Ma sul blog spunterà solo l'ultima settimana, come gli altri anni: racconti, poesie e quant'altro

Vania ha detto...

...anch'io domani preparo ...sempre l'8...e poi quest'anno ho tutti i miei addobbi nuovi.:)
ciaoo vania