JOSÉ HIERRO
PORTO DI GIJÓN
L'uomo si è affacciato sull'acqua immobile della sera.
Sotto gli scafi s'infrangono il rosso, il verde, il giallo.
Sono scintille, brandelli: vestono la carne torbida del mare.
L'uomo ha inzuppato un'ombra nel cuore di ponente:
ci copre il mondo. L'aria si trasforma in vetro d'oblio.
Quegli uomini che tessevano premurose reti di ragno,
le donne che scendevano da rampe e da scale,
si sono dissolte nella luce di rame.
La realtà salpa verso isole impossibili e luminose
e lascia qui la sua secca maschera.
L'uomo si allontana dall'acqua bagnato di malinconia.
(da Agenda, 1991 – Traduzione di Alessandro Ghignoli)
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Un uomo nel porto, di sera. Scruta i riflessi che si infrangono nell’acqua scura, osserva il loro muoversi al ritmo delle onde che trasformano lo specchio della darsena in una specie di caleidoscopio. Vi legge i suoi pensieri, le sue sofferenze, i suoi ricordi, le sue paure, ora che il tramonto, come la famosa prima stella della sera di Saffo, ha ricondotto ogni cosa alla sua dimora. Il mare accoglie tutte le sue ansie, trasfigura la realtà, lasciando quell’uomo – il poeta spagnolo José Hierro, “con la tristezza di chi cerca / una povera verità a cui appoggiarsi e riposare”.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
Immaginare e ricordare... / C'è un momento che non è mio, / non so se nel passato, nel futuro, / se nell'impossibile... E lo accarezzo, lo faccio / presente, ardente, con la poesia.
JOSÉ HIERRO, Libro de las alucinaciones
4 commenti:
..ottima trasposizione di pensieri e sentimenti questa poesia.
...ma si dice trasposizione o c'è un altro termine ???
ciaooo Vania
trasposizione va bene :-)
Deliziosa la frase del giorno...
sì, è una bella descrizione della poesia, del suo improvviso apparire
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