CARLO BETOCCHI
DI MATTINA
Ancora una mattina
che non potrei tradirmi
se non, nube su nube,
decidermi a rivivere
tutto nel cielo, al suo
fantastico passaggio
d’occidente in oriente
da un mare senza mente
a un monte senza peso;
la verità che vive
nei cuori non si scrive
che misteriosamente.
(da Poesie, Vallecchi, 1955)
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“E ch’ivi è il tutto, tutto ciò che io posso / saper di vero, anche se avvolto nel mistero / della cosa fatta dall’uomo, e che dall’uomo / prega per il di più che non può fare, / e i doni per cui fece, alti, ringrazia”. Il mistero dell'esistere è spesso sotto la lente dei versi di Carlo Betocchi: la verità delle cose è nella metafisica della mattina, nel suo cielo solcato da nuvole in movimento, segretamente vicina alla visione religiosa francescana del poeta.
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FOTOGRAFIA © MYRIAM PHOTOS/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
O benedetta, benedetta sia / la cristallina, / benedetta mattina: / benedetta la gente / che va che viene, / benedetta la mente che l'avvia, / ciascuno alla sua prova.
CARLO BETOCCHI, L'estate di San Martino
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Carlo Betocchi (Torino, 23 gennaio 1899 – Bordighera, 25 maggio 1986), poeta e scrittore italiano. Fra i poeti ermetici è considerato una sorta di guida morale. Tuttavia, contrariamente a loro, fondava le sue poesie non su procedimenti analogici che evocano significati, ma su un linguaggio diretto, sul realismo e sulla tensione morale.
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