Daniel Samoilovich, una delle figure centrali della poesia argentina degli ultimi quarant’anni, è morto il 13 ottobre a Città del Messico, dove si era recato per partecipare a un dibattito sulla traduzione e per presentare anche il suo ultimo libro, Estetica dell'errore. L'opera di Samoilovich, noto non solo per il suo lavoro creativo, ma anche per il suo ruolo di co-fondatore di Diario de Poesía, rivista che ha diretto dal 1986, può essere vista come un tentativo di rivitalizzare la poesia come genere, non come un lampo lirico distaccato, ma come un'unità estesa, articolata e formalmente complessa.
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FOTOGRAFIA © ANTONIO NAVA/SECRETARIA DE CULTURA
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NOTTE DI TEMPORALE, INSONNE
Ciò che era unito
o legato si è disperso, ciò che era libero
il temporale lo ha raccolto
in un anello solido e grigiastro
che gira vicino al suolo.
Così ciò che abbiamo o crediamo di avere,
ciò che siamo o crediamo di essere,
l'amore lo disperde
e le cose sparse, ramoscelli, ricordi idioti,
frammenti di sogni sul punto di essere dimenticati
cominciano a vagare in tondo,
e i loro giri ossessivi ci tengono svegli.
(da Molestando i dèmoni, 2009)
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IL GIARDINIERE DISTRATTO
Il tuo giardino deve essere coperto di neve:
anche la piccola pala
che il giardiniere ha dimenticato di mettere
nel capanno degli attrezzi
è ora un pallido gioiello
(da Molestando i dèmoni, 2009)
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Altre poesie di Daniel Samoilovich sul Canto delle Sirene:
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LA FRASE DEL GIORNO
[La poesia?] Musica fatta di parole
DANIEL SAMOILOVICH, Proyecto Patrimonio, 2013
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Daniel Samoilovich (Buenos Aires, 5 luglio 1949 – Città del Messico, 13 ottobre 2025), scrittore, saggista, editore, poeta, giornalista e traduttore argentino. Dopo aver lavorato al Clarín, ha fondato la rivista Juegos para Gente de Mente, collaborato con Punto de vista e diretto il quotidiano Diario de poesía.

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