ADAM ZAGAJEWSKI
ODE ALLA MORBIDEZZA
Le albe sono cieche come gattini.
Fiduciose crescono le unghie, ancora ignare
di ciò che toccheranno. Morbidi
sono i sogni, la tenerezza incombe
come nebbia su di noi, come la campana di Sigismondo,
prima che cessasse di battere.
(da Dalla vita degli oggetti, a cura di Krystyna Jaworska, Adelphi, 2012)
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La morbidezza, la tenerezza dell’alba, con il primo sole che viene a illuminare la stanza e che più spesso d’inverno ci trova già in cammino, per strada o su un treno. La dolcezza di quel momento in cui tutto è nuovo e possibile, in cui ogni cosa è soffusa, ancora intatta dalla vita del giorno: Adam Zagajewski, poeta polacco, si lascia avvolgere dal momento, dall’effimero carpe diem che in breve svanisce con il salire del sole.
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FOTOGRAFIA © SH1RA
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LA FRASE DEL GIORNO
In ogni alba c’è una vivida poesia di speranza.
NOEL CLARASÓ
Adam Zagajewski (Leopoli, Ucraina, 21 giugno 1945), poeta, scrittore e saggista polacco. Esordì nel 1972 con Komunikat. Nel 1976 aderì al Comitato per la Difesa degli Operai e la dittatura comunista gli impedì di pubblicare. Cominciò allora il suo esilio a Houston e Parigi. Tornò a risiedere a Cracovia nel 2002.
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