mercoledì 5 dicembre 2018

Ho scelto i luoghi


ZBIGNIEW HERBERT

NON HO POTUTO SCEGLIERE

Non ho potuto scegliere
niente nella vita
secondo la mia volontà
il mio sapere
le buone intenzioni

né una professione
un rifugio nella storia
un sistema che spiegasse tutto
né tante altre cose
perciò ho scelto i luoghi
tanti luoghi di sosta
– tende
– locande sulla strada
– asili per senzatetto
– foresterie
– notti sub Iove
– celle di conviventi
– pensioni in riva al mare

i veicoli
come tappeti volanti
di una fiaba orientale
mi trasportavano
da un luogo all’altro
assonnato
estasiato
tormentato dalla bellezza del mondo

(da Poeti della malinconia, Donzelli, 2001 – A cura di Biancamaria Frabotta)

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Un uomo senza asilo, nato in un paese che non è più il suo, senza un punto preciso di riferimento, senza un luogo dove andare per sentirsi al proprio posto o “a casa”: così si sente il poeta Zbigniew Herbert, uno dei grandi del secondo ‘900 polacco insieme a Czesław Miłosz e  a Wisława Szymborska. Ma questo suo peregrinare, questo infinito viaggiare lo porta all’estasi della bellezza.

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Gonsalves

ROB GONSALVES, “NEL LABIRINTO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il poeta combatte con la sua stessa ombra. Il poeta urla come un uccello nel vuoto.
ZBIGNIEW HERBERT




Zbigniew Herbert (Leopoli, Ucraina, 29 ottobre 1924 – Varsavia, 28 giugno 1998), poeta, saggista e drammaturgo polacco. Discendente del poeta inglese George Herbert, durante la Seconda guerra mondiale prese parte alla Resistenza contro i nazisti. Esordì nel 1950 e la sua opera più nota è Il signor Cogito. Esule a Parigi dal 1986 al 1992 , tornò in Polonia dopo il trionfo di Solidarność.


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