KO UN
SEMI DI SALICE
Semi di salice
portati da un ruscello frettoloso
quando toccano terra,
si aprono.
Cerca di cominciare così.
(da Fiori di un momento, 2001)
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Il salice bianco ha capsule che maturano e cadono, lasciando che il vento e i fiumi le portino lontano per liberare i semi e farli germogliare distanti dalla pianta madre. Il poeta sudcoreano Ko Un trova meravigliosa questa immagine, tanto da auspicare che anche nel nostro vivere quotidiano possiamo comportarci con la forza di questi piccoli semi.
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FOTOGRAFIA © TITANIS
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LA FRASE DEL GIORNO
La natura, con le sue correnti vitali, non opera mai nulla a giorno, a notte, ad ore determinate: essa crea con ordine ogni forma, e dirò pure che nei suoi più grandi fenomeni la violenza non vi ha nessuna parte.
JOHANN WOLFGANG GOETHE, Faust
Ko Un (Kunsan, 1° agosto 1933), è il massimo poeta sudcoreano del XX secolo. Monaco buddista, tornò allo stato laicale disgustato dalla corruzione del clero. Prese parte alla lotta per i diritti umani nel suo paese negli anni del regime militare, finendo anche in carcere. Sposatosi nel 1983, la sua vita si fece più tranquilla. È stato più volte candidato al Premio Nobel.
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