EDITH SÖDERGRAN
IL GIORNO SI FA FREDDO
I
Il giorno si fa freddo verso sera…
Bevi il calore dalla mia mano,
la mia mano ha lo stesso sangue della primavera.
Prendimi la mano, prendimi il braccio bianco,
prendi il desiderio delle mie spalle strette…
Sarebbe strano sentire,
una notte sola, una notte come questa,
il tuo capo pesante contro il mio petto.
II
Hai gettato la rosa rossa del tuo amore
nel mio grembo bianco-
io stringo nelle mani calde
la rosa rossa del tuo amore che appassisce presto…
O sovrano dallo sguardo freddo,
ricevo la corona che mi porgi
e reclina il mio capo sul cuore…
III
Ho visto il mio signore per la prima volta, oggi,
tremando, l’ho subito riconosciuto.
Ora sento già la sua mano pesante sul mio braccio leggero…
Dov’è la mia sonora risata di vergine,
la mia libertà di donna a testa alta?
Ora sento già la sua stretta salda intorno al mio corpo fremente,
ora odo il duro suono della realtà
di contro ai miei fragili, fragili sogni.
IV
Cercavi un fiore
e hai trovato un frutto.
Cercavi una sorgente
e hai trovato un mare.
Cercavi una donna
e hai trovato un’anima -
tu sei deluso.
(da La luna e altre poesie, Via del Vento, 1995 - Traduzione di Daniela Marcheschi)
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Edith Södergran poetessa finlandese di lingua svedese, navigando tra Simbolismo ed Espressionismo con influssi nietzschiani, diede il via al Modernismo in salsa scandinava: e lo fece in anni bui, tormentati dalla tubercolos,i che la porterà alla prematura scomparsa, e dalla Rivoluzione d’Ottobre, che le portò via la casa paterna di Raivola facendo cadere la famiglia in povertà. La poesia proposta fa parte della sua prima raccolta, Dikter (Poesie), del 1916, ed è un’espressione sensuale ed emotiva del sentimento amoroso visto dal lato femminile.
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JACK VETTRIANO, “THE PARLOUR OF TEMPTATION”
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LA FRASE DEL GIORNO
Un dio dolce vi porge la mano: / senza bellezza l’uomo non vive un attimo.
EDITH SÖDERGRAN
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