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domenica 6 aprile 2025

Hai nascosto la luce


HOMERO ARIDJIS

TERZA POESIA DELL’ASSENZA

"Hai nascosto la luce da qualche parte"
VICENTE HUIDOBRO

Hai nascosto la luce da qualche parte
e mi neghi il ritorno,
So che questa oscurità non è vera
perché davanti alle mie mani volavano le lucciole,
e ti cercavo
e tu eri tu
e noi eravamo occhi
nello stesso letto
e nessuno di noi ha pensato all'eclissi,
ma siamo diventati freddi e familiari
e la notte è diventata inaccessibile
per percorrerla insieme.
Hai nascosto la luce da qualche parte,
l'hai piantata in altri occhi,
perché da quando non esisti più
nulla di ciò che è accanto a me si illumina.

(da Gli occhi sdoppiati, 1960)

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L'amore che svanisce sottrae la luce - la donna amata, in questi versi del poeta messicano Homero Aridjis - condanna l'amato all'oscurità, a un'eclisse eterna perché l'amore sublime può esistere solo nello splendore della luce, e lo priva della bussola, se è vero che "conosco solo il senso particolare / che mi ha dato la tua visione dell'universo".

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FOTOGRAFIA © NIKA AKIN/PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Sei come la luce che sorge durante il giorno / con occhi stupiti spegnendo la mia ombra.
HOMERO ARIDJIS, Gli occhi sdoppiati

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Homero Aridjis (Contepec, Michoacán, 6 aprile 1940), poeta, romanziere, saggista e diplomatico messicano. È anche un ambientalista molto attivo. La sua poesia  è spesso poesia d’amore, un amore universale e trascendente che sconfina nel territorio delle visioni, raccontato in modo limpido e originale.


sabato 5 aprile 2025

Un’eco di memoria


SALVATORE QUASIMODO

S'ODE ANCORA IL MARE

Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.

(da Giorno dopo giorno, Mondadori, 1947)

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"E questa voce non ignota / a noi per sillabe risuona / scorrendo sopra il mare": Salvatore Quasimodo tradusse così il frammento 98 di Saffo. "S'ode ancora il mare", poesia scritta dopo la traduzione dei Lirici greci riverbera ancora quella sensazione, ammantata della nostalgia per la terra natia, di chi si trova a vivere lontano e della Sicilia serba solo una vivida memoria.

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FOTOGRAFIA © MANFREDI TAGLIALAVORO/PEXELS

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  LA FRASE DEL GIORNO  

A te ignota è la terra / dove ogni giorno affondo / e segrete sillabe nutro.
SALVATORE QUASIMODO, Acque e terre

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Salvatore Quasimodo (Modica, 20 agosto 1901 – Napoli, 14 giugno 1968), poeta e traduttore italiano, esponente di rilievo dell'ermetismo.  Essenziale ed epigrammatico, ha  temperato gli influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre più autonomo, che libera un’intensa sensualità in trepide visioni. Premio Nobel per la letteratura 1959 “per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”.


venerdì 4 aprile 2025

Nel cuore della notte


JOSÉ MANUEL CABALLERO BONALD

INCONTRO QUOTIDIANO

Dove mi giro verso
il muro, nel cuore della notte,
dove sono solo
ogni notte, prigioniero
del mio stesso vigilare, lì
mi ritrovo secondo la fede che mi creo
ogni giorno.
La mia vita è ripulita
da questo stupore. Ieri, domani,
vivono insieme e fertili, formano
la mia memoria con me.
Io sono solo
la mia libertà e le mie parole.

(da Le ore morte, 1959)

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"Nel cuore della notte sento / la veglia rituale della natura, / il clamore dei cambiamenti delle piante" scrive il poeta spagnolo José Manuel Caballero Bonald: la notte, per chi è prigioniero dell'insonnia, si presta alle meditazioni, per quella sensazione di essere soli nel tempo e, come un reset su un computer, apre scenari sul giorno successivo: "La mia memoria è la voce della campagna insieme / e ancora una volta la speranza mi tenta lì. / Sotto i rami del fascino volubile, / vedo risorgere la mia solitudine: / segni favorevoli le danno vita".

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ILLUSTRAZIONE DI JOHN LEE

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  LA FRASE DEL GIORNO  

La mia profezia è la mia memoria: / la mia speranza di essere ciò che sono già stato.
JOSÉ MANUEL CABALLERO BONALD

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José Manuel Caballero Bonald (Jerez de la Frontera, 11 novembre 1926 – Madrid, 9 maggio 2021), poeta e scrittore spagnolo. Di famiglia cubana, studiò Astronomia e poi Lettere e Filosofia. Militante antifranchista, appartenne a l gruppo poetico dei ‘50. Nel 2012 vinse il Premio Cervantes. È noto per il suo stile barocco e ampolloso.


giovedì 3 aprile 2025

Il profumo dei lillà


JUAN JIMÉNEZ LOZANO

RICORDO

Non c'è più né il profumo dei lillà di allora,
né la risata della mamma,  né il mestolo d'argento,
né la vecchia e gialla siepe di evonimo.
Non ci sono.
Nemmeno il ricordo è indubitabile,
soltanto nebbia, ma
è un velo per la mia ferita.

(da Elegie minori, 2002)

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Il tempo è passato, gli affetti sono scomparsi, la nebbia comincia ad avvolgere il passato in maniera sempre più fitta. Eppure l'anziano poeta spagnolo Juan Jiménez Lozano riesce comunque a trovare la consolazione nella memoria.

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LAURA CUTULI, “LILLÀ”

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Se hai amato / disperatamente la bellezza del mondo, non / la cederai mai alla polvere e alla cenere.
JUAN JIMÉNEZ LOZANO

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José Jiménez Lozano (Langa, 13 maggio 1930 – Valladolid, 9 marzo 2020), poeta e scrittore spagnolo, Premio Cervantes nel 2022. La sua opera riflette i paesaggi della vasta pianura castigliana, con orizzonti immensi che invitano al pensiero, alla riflessione e persino al misticismo che ispirò Giovanni della Croce e Teresa d'Avila.


mercoledì 2 aprile 2025

I susini


FUKUDA CHIYO-NI

SOLO CON IL LORO PROFUMO

Solo con il loro profumo
i susini rispondono
a chi spezza il ramo.


Nel 1755, quando aveva 52 anni, la poetessa giapponese Fukuda Chiyo–ni si rasò la testa e divenne monaca buddhista assumendo il nome di Soen per “insegnare al proprio cuore a essere come limpide acque che fluiscono giorno e notte”. Quell’essenza zen che la animava è chiaramente espressa in questo delicato haiku dove traspare la capacità di sofferenza, di resistenza al male e di perdono.

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FOTOGRAFIA DI PUBBLIUCO DOMINIO

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Ciò che scrivo svanisce / più scrivo, più svanisce.
FUKUDA CHIYO-NI

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Fukuda Chiyo-ni  nota anche come Kaga no Chiyo (Matto, oggi Hokusan, 1703 – 2 ottobre 1775), poetessa giapponese. I suoi haiku esprimono un profondo amore per il mondo naturaleMonaca buddhista, svolse un ruolo pionieristico nello scambio internazionale attraverso l'haiku.


martedì 1 aprile 2025

Poesie per aprile XI


La dolcezza di aprile in due momenti della giornata: il poeta spagnolo Federico García Lorca si lascia contagiare dall'allegria dei bambini che escono a frotte dalla scuola nell'aria tiepida; il poeta messicano Amado Nervo invece insegue un sogno d'amore, tra margherite e stelle nella notte dolce e bella.

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FOTOGRAFIA © DIETER444/PIXABAY

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FEDERICO GARCÍA LORCA

CANZONE PRIMAVERILE, I

Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell'aria tiepida
d'aprile tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d'argento nuovo.

(da Libro de poemas, 1921)

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AMADO NERVO

PERLE NERE, XVIII

Nelle notti di aprile, dolci e belle,
nel mentre mediti o ricordi tu,
le margherite vanno verso il blu
e si trasformano in pallide stelle.
Quando il sole nelle onde infinite
del giardino sparge le sue scintille,
discendono dentro i campi le stelle
e si mutano in bianche margherite.
Ecco perché, quando diventi rossa
sfogliando margherite di alabastro,
ti predicono l'oblio e l'amore;
Sentono il futuro: sono state stelle!
Sanno l'amore: sono state fiori!

(da Perle nere, 1898)

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Era mattina e aprile sorrideva.
ANTONIO MACHADO, Solitudini

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Federico García Lorca (Fuente Vaqueros, 5 giugno 1898 – Víznar, 19 agosto 1936), poeta e drammaturgo spagnolo). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di Salvador Dalí e Luis Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente impressionisti. Morì durante i primi giorni della guerra civile, fucilato dai franchisti.


Amado Nervo, pseudonimo di Juan Crisóstomo Ruiz de Nervo Ordaz (Tepic, 27  agosto 1870 - Montevideo, Uruguay; 24 maggio 1919), poeta e scrittore messicano, appartenente al movimento modernista. La sua poesia è caratterizzata da un sentimento mistico e dalla malinconia.


lunedì 31 marzo 2025

Acero che si sveglia


PERTTI NIEMINEN

CHE CHIACCHIERONE

Che chiacchierone
                          questo amore mio:
non l'erba nella pioggia tiepida
                          né il fiore:
l'acero che si sveglia al vento di mezzogiorno.

(da Così impegnato in questa vita, 1972)

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L'Oriente sposa l'Occidente nelle poesie del finlandese Pertti Nieminen: la delicatezza della poesia cinese riesce a porre in essere una fusione tra l'inconscio del poeta e la natura, a comunicare quella sensazione altrimenti indicibile.

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FOTOGRAFIA © J. L. KRAMER/PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Non ti adoro perché / sei bellissima / Adoro la tua bellezza perché /  è dentro di te.
PERTTI NIEMINEN

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Hannu Pertti Nieminen (Vaasa, 29 giugno 1929 – Vantaa, 8 novembre 2015), poeta e traduttore finlandese. Insegnante, pubblicò numerose raccolte di poesie e traduzioni finlandesi di poesie classiche cinesi e di letteratura taoista cercando di correggere le interpretazioni parzialmente errate della poesia cinese prevalenti nei paesi occidentali.