HOMERO ARIDJIS
TERZA POESIA DELL’ASSENZA
"Hai nascosto la luce da qualche parte"
VICENTE HUIDOBRO
Hai nascosto la luce da qualche parte
e mi neghi il ritorno,
So che questa oscurità non è vera
perché davanti alle mie mani volavano le lucciole,
e ti cercavo
e tu eri tu
e noi eravamo occhi
nello stesso letto
e nessuno di noi ha pensato all'eclissi,
ma siamo diventati freddi e familiari
e la notte è diventata inaccessibile
per percorrerla insieme.
Hai nascosto la luce da qualche parte,
l'hai piantata in altri occhi,
perché da quando non esisti più
nulla di ciò che è accanto a me si illumina.
(da Gli occhi sdoppiati, 1960)
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L'amore che svanisce sottrae la luce - la donna amata, in questi versi del poeta messicano Homero Aridjis - condanna l'amato all'oscurità, a un'eclisse eterna perché l'amore sublime può esistere solo nello splendore della luce, e lo priva della bussola, se è vero che "conosco solo il senso particolare / che mi ha dato la tua visione dell'universo".
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FOTOGRAFIA © NIKA AKIN/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Sei come la luce che sorge durante il giorno / con occhi stupiti spegnendo la mia ombra.
HOMERO ARIDJIS, Gli occhi sdoppiati
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Homero Aridjis (Contepec, Michoacán, 6 aprile 1940), poeta, romanziere, saggista e diplomatico messicano. È anche un ambientalista molto attivo. La sua poesia è spesso poesia d’amore, un amore universale e trascendente che sconfina nel territorio delle visioni, raccontato in modo limpido e originale.