JUAN EDUARDO CIRLOT
PRIMA DEL SONNO
Non esco quasi mai la sera.
Ascolto sul mio grammofono portatile
i dischi preferiti. Le stelle
brillano dietro la mia finestra. Interrompo
la diafana dolcezza del suono.
E immergo la mia ombra tra le ombre.
(da Ogni giorno, 1949)
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Il poeta spagnolo Juan Eduardo Cirlot inseguiva "la scoperta di un nuovo senso che includa tutti i precedenti": per questo aderì al simbolismo e al surrealismo. Ma non gli bastava: a quell'uomo inquieto che la sera si sedeva ad ascoltare musica mancava qualcosa - lo trovò nella spiritualità, studiando la cabala, i sufi e le religioni orientali.
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EUGENE IVANOV, "GRAMMOFONO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Il mio cuore è mio quando sento / che l'infinito si spezza tra le mie dita / con il suo sguardo dolce, / con il suo bagliore segreto.
JUAN EDUARDO CIRLOT, Giorno per giorno
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Juan Eduardo Cirlot Laporta (Barcellona, 9 aprile 1916 – 11 maggio 1973), poeta e scrittore spagnolo. Surrealista e dadaista, assunse una vasta tradizione spiritualista con l'interesse per la simbologia che permeò tutta la sua attività letteraria. La sua scrittura riversa atti di giocoleria lessicale all'interno di un generale tono elegiaco.
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