JOSÉ MANUEL CABALLERO BONALD
INCONTRO QUOTIDIANO
Dove mi giro verso
il muro, nel cuore della notte,
dove sono solo
ogni notte, prigioniero
del mio stesso vigilare, lì
mi ritrovo secondo la fede che mi creo
ogni giorno.
La mia vita è ripulita
da questo stupore. Ieri, domani,
vivono insieme e fertili, formano
la mia memoria con me.
Io sono solo
la mia libertà e le mie parole.
(da Le ore morte, 1959)
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"Nel cuore della notte sento / la veglia rituale della natura, / il clamore dei cambiamenti delle piante" scrive il poeta spagnolo José Manuel Caballero Bonald: la notte, per chi è prigioniero dell'insonnia, si presta alle meditazioni, per quella sensazione di essere soli nel tempo e, come un reset su un computer, apre scenari sul giorno successivo: "La mia memoria è la voce della campagna insieme / e ancora una volta la speranza mi tenta lì. / Sotto i rami del fascino volubile, / vedo risorgere la mia solitudine: / segni favorevoli le danno vita".
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ILLUSTRAZIONE DI JOHN LEE
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LA FRASE DEL GIORNO
La mia profezia è la mia memoria: / la mia speranza di essere ciò che sono già stato.
JOSÉ MANUEL CABALLERO BONALD
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José Manuel Caballero Bonald (Jerez de la Frontera, 11 novembre 1926 – Madrid, 9 maggio 2021), poeta e scrittore spagnolo. Di famiglia cubana, studiò Astronomia e poi Lettere e Filosofia. Militante antifranchista, appartenne a l gruppo poetico dei ‘50. Nel 2012 vinse il Premio Cervantes. È noto per il suo stile barocco e ampolloso.
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