KHALIL GIBRAN
LA FAMA
Camminavo sulla sabbia. Bassa marea.
E giù, oltre, la curva, scrissi un verso sulla sabbia.
E in quel verso scrissi quel che la mia mente pensava
e ciò che la mia anima desiderava.
E quando la marea fu alta,
ritornai, ancora, su quel lido,
e di ciò che avevo scritto nulla trovai.
trovai solo i segni del bastone
di uno che aveva lì camminato da cieco.
(da Poesie in prosa, 1934)
"Per sempre camminerò su questi lidi, / Tra la sabbia e la spuma, / L’alta marea cancellerà le mie orme, / E il vento soffierà via la spuma. / Ma il mare e la spiaggia rimarranno / Per sempre": la caducità della natura e delle cose umane è uno dei temi prediletti dal poeta libanese naturalizzato statunitense Khalil Gibran. Anche la fama, la gloria, sono presto spazzate via come le parole tracciate con un bastoncino sulla sabbia del bagnasciuga.
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FOTOGRAFIA © PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
La fama è l'ombra della passione che sta alla luce.
KHALIL GIBRAN, Sabbia e spuma
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Khalil Gibran (Bsharre, 6 gennaio 1883 – New York, 11 aprile 1931), poeta, pittore e aforista libanese naturalizzato statunitense. Estremamente sensibile agli influssi del simbolismo europeo, prese come modelli letterari una vasta gamma di scritti occidentali e orientali (dalla Bibbia alle opere di Nietzsche e di ‛Omar Khayyām),trasfondendovi le sue intuizioni liriche e mistico-filosofiche.
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