mercoledì 22 gennaio 2025

Cristallo marino


LUCIO PICCOLO

IL RAGGIO VERDE

Da torri e balconi protesi
incontro alle brezze vedemmo
l'ultimo sguardo del sole
farsi cristallo marino
d'abissi... poi venne la notte
sfiorarono immense ali
di farfalle: senso dell'ombra.
Ma il raggio che sembrò perduto
nel turbinio della terra
accese di verde il profondo
di noi dove canta perenne
una favola, fu voce
che sentimmo nei giorni, fiorì
di selve tremanti il mattino.

(da Il raggio verde e altre poesie inedite, 1993)

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Le poesie di Lucio Piccolo, poeta semisconosciuto in vita ma apprezzato da Montale, si reggono su un naturalismo che è in equilibrio tra sogno e realtà. Non poteva sfuggire alla sua osservazione la meraviglia del raggio verde, fenomeno ottico creato dal sole dell'alba o del tramonto quando, attraversando l'atmosfera, crea una sottile striatura che, scomponendo i colori del prisma, assume una tonalità di verde, definita per la precisione "verde Veronese" in omaggio ai dipinti del pittore rinascimentale.

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FOTOGRAFIA © J FAN

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Un raggio verde, ma di un verde meraviglioso, di un verde che nessun pittore può ottenere sulla sua tavolozza, un verde di cui la natura né nella varietà dei vegetali, né nel colore del mare più limpido, ha mai riprodotto la sfumatura! Se c'è del verde in paradiso, non può essere che quel verde, il vero colore della speranza.
JULES VERNE, Il raggio verde

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Lucio Carlo Francesco Piccolo di Calanovella (Palermo, 27 ottobre 1901 – Capo d'Orlando, 26 maggio 1969), poeta e musicologo italiano La sua poesia è caratterizzata da elencazioni e proliferazioni tipicamente barocche costituite da immagini dense e oniriche, dall'oscurità e dal simbolismo talora molto spinto.


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