RAFAEL MAYA
TU
Sei una canzone, sei il leggero vento
che passa attraverso i fiori e i nidi.
Dormono ai tuoi piedi, campi fioriti,
e i tuoi capelli sembrano un torrente.
La mia vita inizia in te. Sei il gennaio
che appare su orizzonti intuiti;
la regione dei fiumi conosciuti,
l'alta costellazione al marinaio.
Tra le mie mani te ne vai come una brezza;
avviluppi un giardino in un sospiro,
il riso un volo di farfalle schiude.
Sei l'intera ombra, sei l'intera luce,
ed io, elevando il cuore, ti aspiro
come il vento che viene da una vetta.
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Di metafora in metafora il poeta colombiano Rafael Maya traccia il ritratto della donna che ama, attingendo dagli elementi naturali: quello che risalta è la forza vivificatrice della donna, il suo sapere trarre la vita dal nulla, il suo essere punto di riferimento attorno a cui girare ed orientarsi.
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DIPINTO DI VLADIMIR VOLEGOV
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LA FRASE DEL GIORNO
In questa tersa notte di diamante, / sul tuo seno bianco, la mia testa, / io ho la certezza dell'infinito / solo ascoltando il tuo cuore amorevole.
RAFAEL MAYA
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Rafael Maya (Popayán, 21 marzo 1897 - Bogotá, 22 luglio 1980), poeta, giornalista, saggista, e critico letterario colombiano. Partecipò alla rivista Cromos, che radunava gli intellettuali più prestigiosi del paese. Fece parte del gruppo "Los Nuevos", fondato nel 1925., dedito alla poesia postmodernista.
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