"Sono un poeta minore in tutte le antologie, inclusa la mia" amava dire il poeta argentino Joaquín Giannuzzi, che nasceva il 29 luglio di cento anni fa. In realtà, pur non raggiungendo i livelli di Juan Gelman o di Jorge Luis Borges, la sua opera ha avuto una grande influenza sui poeti delle generazioni successive. Come rileva Mario Sampaolesi: "Tutto nella poesia di Giannuzzi spinge verso il mondo reale; un mondo solido, compatto, a tratti opprimente; un mondo dove il sentimento drammatico della vita acquista consistenza; un mondo in cui gli oggetti rivelano – se riconosciuti nella loro completa dimensione oggettiva – la proprietà centrale della loro nudità, della loro spogliazione, della loro precarietà".
.
.UN’ARTE SILENZIOSA
I nostri piedi perfezionano
l'arte di intrecciare le dita.
Unite sul cuscino
le nostre teste scommettono
su un matrimonio perpetuo.
Espatriati,
chiuse le porte e le finestre,
abbracciandoci nudi, opponiamo
un'ideologia del silenzio
al modo in cui il mondo funziona
secondo lo schermo televisivo.
.
.
È ESTATE
Mi trovo in una valle nel nord del mio paese.
Naturalmente è estate e mi circondano
montagne verdi e tranquille.
Seduto sull'erba, seminudo al sole
animato da un soffio vegetale
prendo atto di essere alla stessa distanza
da tutti i punti e gli istanti dell'orizzonte circolare.
E nessuno al mio fianco che possa negare
che questo è il centro soggettivo di qualcosa,
di qualcosa più grande di noi.
.
Altre poesie di Joaquín Giannuzzi sul Canto delle Sirene:
.
LA FRASE DEL GIORNO
La poesia non nasce. / È lì, a portata / di ogni bocca / per essere duplicata, ripetuta, citata / completamente e testualmente.
JOAQUÍN GIANNUZZI, Segni di una causa personale
.
Joaquín O. Giannuzzi (Buenos Aires, 29 luglio 1924 - Campo Quijano, 26 gennaio 2004), poeta e giornalista argentino. La sua poesia descrive il mondo reale, un mondo dove il senso drammatico della vita acquista consistenza e gli oggetti rivelano la dote centrale della loro nudità.
Nessun commento:
Posta un commento