ANGELO BARILE
INSONNIA
I cigolanti carretti
che frangono l’estiva notte
carichi solo di fresco;
e dietro lasciano argento,
primizia d’alba, rimprovero
d’alba che mi cerca il petto;
da spigoli d’insonnia
un dopo l’altro li sento
passarmi a filo del letto:
sporgo una mano che li tocca,
porto un’erba alla bocca
ancora peccaminosa.
(da Primasera, Edizioni Circoli, 1933)
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Una lirica davvero delicata questa di Angelo Barile, poeta di Albissola Marina: siamo nei primi Anni Trenta e per la strada passano i carri che vanno al mercato - bellissima l'immagine dell'alba lasciata indietro. Nel dormiveglia sembra quasi di toccarli, di ritrarre una mano che trattiene l'erba che trasportano.
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ROBERT BEVAN, "CARRI DI FIENO"
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LA FRASE DEL GIORNO
O desiderî, cavalli leggeri! / Ora sul prato pascolate avare / erbe, mordete l’aria che s’annera.
ANGELO BARILE, Quasi sereno
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Angelo Barile (Albissola Marina, 12 giugno 1888 – Albisola Capo, 20 maggio 1967), poeta italiano. Sottotenente di fanteria durante la Prima guerra mondiale, fu poi antifascista. La sua poetica, sullo sfondo dell’amato borgo marino, è fortemente influenzata dalla fede cattolica e quindi dalla sua visione profondamente religiosa della vita.
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