sabato 11 febbraio 2023

Per una striscia di cielo


WISŁAWA SZYMBORSKA

PER QUALCOSA DI PIÙ

Per qualcosa di più
dell’impeto dei confini,
del fruscio delle bandiere,
– del Suo trionfo soldatesco, tracotante.

Per qualcosa di più
della rivincita dell’inno,
del senso dei destini,
– della Sua vendetta, rapida e sprezzante.

Per qualcosa di più
della Sua – festa.

Per qualcosa di più,
– per il Suo: Giorno Feriale.

... per il fumo dei camini,
per il libro estratto senza paura,
per una striscia di cielo limpido
lottiamo.

1944

(da Canzone nera, Adelphi, 2022 - Traduzione di Linda Del Sarto)

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Canzone nera è la primissima raccolta di Wisława Szymborska, non pubblicata perché dopo la guerra l'Unione degli scrittori polacchi impose come unico stile il realismo socialista: la giovane poetessa vi legge gli avvenimenti della Storia quasi facendone una cronaca poetica in diretta. Siamo naturalmente nella martoriata Varsavia del 1944, quando la resistenza polacca insorse per 63 giorni contro i tedeschi prima di venire sopraffatta e  di subire la violentissima rappresaglia nazista con la deportazione degli abitanti e la quasi totale distruzione della città.

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FOTOGRAFIA © FLASHBAK

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Le mani, chiamate a reggere il peso del mondo, / lo sanno: il mondo rivivrà senza spettri di guerra, / per gli anni calpestati pagherà fino in fondo, / e credono in un nuovo ordine e ritmo.
WISŁAWA SZYMBORSKA, Canzone nera

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Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012), poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 “per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà”.


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