RUBÉN SEVLEVER
MI ABBAGLIANO SOLO
Mi abbagliano solo
il canto circolare
delle lucide fontane
nella piazza silenziosa,
il tardo passaggio dei viaggiatori
di se stessi,
la profondità dell'aria
prigioniera dei piccoli giardini.
Mi abbagliano il sole appollaiato
su intimi sottotetti,
il fumo che sale
nei cieli del villaggio,
i solchi del sentiero meditato.
Mi abbaglia solo
quello che matura e brilla
senza rumore.
(da Poesie scelte e altri scritti, 2012)
.
“La natura della poesia fa sì che scorra senza impedimenti” scrisse nei suoi Frammenti di un diario poetico Rubén Sevlever: la poesia fluisce da sé in questo paesaggio cittadino dopo l’illuminazione iniziale, è allora che il poeta si fa da parte e può davvero, senza più vincoli e autonomamente, “esprimersi l’inesprimibile”.
.
EVGENIJ LUSHPIN, "SAN FRANCISCO, PARADISO DEI TRAM
LA FRASE DEL GIORNO
Un sistema di riflessi nel cielo opaco della mente segna l'inizio del divenire poetico.
RUBÉN SEVLEVER, Frammenti di un diario poetico
Rubén Sevlever (Rosario, 1932 – 29 gennaio 2011), poeta argentino. Direttore della rivista Pausa, nel 1960 aprì la libreria Aries, che divenne un centro culturale e poetico. La sua poesia, fortemente astratta, cerca continuamente di eludere il tempo umano per eternizzarsi in un tempo proprio.
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