sabato 12 novembre 2016

Se vivida è la luce

 

EMILY DICKINSON

ACCENDERE UNA LAMPADA

Accendere una lampada e sparire –
questo fanno i poeti –
ma le scintille che hanno ravvivato –
se vivida è la luce
 
durano come i soli –
ogni età una lente
che dissemina
la loro circonferenza –

(The Poets lights but Lamps, da Tutte le poesie, Mondadori, 1997 – Traduzione di Marisa Bulgheroni)

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Secondo la poetessa statunitense Emily Dickinson i poeti sono dei rivelatori, come i profeti intermediari tra il reale e il trascendente. Le loro poesie sono piccole cose raffrontate all’eternità, delle minuscole scintille, capaci però di propagare un enorme incendio, come lenti che allargano la forza del sole.

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Lampada

GEORGE ATSAMETAKIS, “FIORI E LAMPADA”

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LA FRASE DEL GIORNO
Se leggo un libro che mi gela tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia. Se mi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è poesia
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EMILY DICKINSON




Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 –15 maggio 1886), poetessa statunitense, è considerata tra i migliori lirici del XIX secolo. La sua vita fu priva di eventi esteriori: dopo i trent'anni scelse un volontario isolamento nella casa paterna. La sua poesia spazia dalle piccole cose della vita quotidiana – la natura, le stagioni – ai grandi temi dell’anima innestati sul tema della solitudine.


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