JAN WAGNER
CANTO SERALE, LAGO DI COMO
Autunno, quando le castagne depongono le armi,
mazze ferrate disseminate sul suolo tutt’intorno,
nei rami le sorbe
si gloriano del loro
veleno. Ora tutti gli ami poggiano
sul fondo e le barche nei capannoni.
Mentre le foglie si trasformano in fumo,
si riposano le ville
dallo sfarzo e un orlo di lampioni
separa la passeggiata dal lago.
Il traghetto vuoto d’auto trasporta sull’acqua
un ultimo carico di luce.
(da Australia, 2010 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)
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Jan Wagner, poeta tedesco, è un cantore degli oggetti: risulta chiaro anche qui, nella descrizione di una sera autunnale sul Lago di Como, dove sono gli incastri di cose e le loro analogie a costruire la poesia, a dire le impressioni del poeta nel riverbero delle luci sull’acqua.
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FOTOGRAFIA © PINTEREST
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LA FRASE DEL GIORNO
Lezione dell'autunno: / barbicarsi alla terra / o staccarsi da tutto?
EDUARDO MITRE, Versi d’autunno
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