Polipi alla napoletana
ANDREA CAMILLERI
Un mese con Montalbano
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Come il Carvalho di Manuel Vázquez Montalbán, anche il commissario di Vigata che Camilleri ha battezzato in onore del romanziere catalano, è un buongustaio. A differenza dell’altro, Montalbano però non cucina: si fa preparare pranzetti appetitosi dalla cammarera Adelina, dal trattore Enzo o da altri ristoratori. Qui ne incontra uno nuovo, attirato da un “pezzo di tavola, inchiovato per storto su un palo, sul quale era stato scritto malamente a mano: da Filippo che si mancia bene”. Montalbano entra “in quella solitaria casuzza a un piano” dove il cuoco sta guardando un film alla televisione, si siede e aspetta una decina di minuti che giunga la pubblicità a interrompere la visione. Avviene allora la scena descritta, e Filippo va in cucina a preparare la pietanza. Ma, mentre Montalbano attende, entrano due uomini armati che lo minacciano, e lui riesce solo a pensare “Ora questi m’ammazzano e addio polipetti”. Invece uno dei due colpisce l’altro con un mattarello, ordina al commissario di non muoversi e inscena un conflitto a fuoco sparando contro il muro prima di portarsi via il socio svenuto. Il cuoco Filippo è terrorizzato. Montalbano lo schiaffeggia e gli grida: “Forza, che i polipetti s’abbrusciano!” In realtà Filippo è un ottimo cuoco e il commissario può leccarsi le dita… Alla vicenda della sparatoria può pensare dopo, con calma, ritornando in auto verso la casa di Marinella…
LA RICETTA: POLIPI ALLA NAPOLETANA
un polipo di mezzo chilo
due spicchi d'aglio
una manciata di pinoli
due pomodori pelati
una manciata di olive nere di Gaeta
una manciata di uvetta sultanina
un cucchiaio di capperi di Pantelleria
sale e pepe
olio di oliva
Il polipo, privato di bocca, occhi e vescica, va intenerito sbattendolo, poi pelato, lavato e fatto a tocchetti. In una casseruola si soffriggono olio, aglio, e prezzemolo e si aggiungono i pezzetti di polipo, cuocendoli a fuoco lento. Si aggiungono i pinoli pestati, i capperi, i pomodori, l’uvetta e le olive, sale e pepe a piacere. Cuocere per mezz’ora e servire con pane tostato.
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LA FRASE DEL GIORNO
Nascendo, l'uomo ha ricevuto dal suo stomaco l'ordine di mangiare tre volte al giorno, per recuperare le forze che gli tolgono il lavoro e più spesso la pigrizia.
ALEXANDRE DUMAS PADRE
3 commenti:
...ho visto l'altro giorno una tua ricetta letteraria, latte fritto...che prima o poi farò....questa deve essere buona...ma per me niente uvetta...passino i pinoli :)...non mi piace mischiare il dolce con il salato....o è dolce o salato...i mix...nella cucina proprio non mi vanno.
...molto bella l'idea di proporre questo tipo di post.
ciaooo Vania
L'idea mi è venuta proprio leggendo Camilleri, anche se la prima che ho pubblicato è stato il "casio in pastelletto" del Nome della Rosa... quando trovo una ricetta leggendo, la copio e la metto tra i post da scrivere.
L'agrodolce mi piace ogni tanto, anche se io sono più per il salato: il massimo sono la giardiniera o i cetrioli in agrodolce, la tacchinella farcita con castagne tipica del Natale. Buone le sarde in saor, ma io odio le cipolle!
Ti prego, ancora...
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