sabato 7 agosto 2010

Locuzioni pronte all’uso

Giornali e televisioni hanno da tempo nel loro modo di esporre i fatti un corrispettivo del luogo comune: certi aggettivi che si “incollano” automaticamente al sostantivo. Il linguaggio giornalistico diventa così molto spesso monotono e prevedibile. La lingua risulta come “prefabbricata”, simile a quelle casette che si montano in pochi giorni, e non ci arreca neanche più quasi fastidio: si fa l’abitudine a tutto.


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Capito cosa intendo? Sì? No? Io, per non sbagliare, vado con gli esempi:

  • splendida cornice
  • toccante episodio
  • zona malfamata
  • gesto disperato
  • raccapricciante incidente
  • rocambolesca evasione
  • cauto ottimismo
  • abbondante libagione
  • ingente bottino
  • vasta battuta
  • ridente località
  • amanti diabolici
  • sentenza esemplare
  • corpo contundente
Queste le ha suggerite Adriano Parracciani via Facebook:
  • male incurabile
  • montagna assassina
  • insano gesto


Eppure, basterebbe prestare più attenzione al vocabolario e all’uso dei sinonimi per scrivere in modo più lineare, senza cadere nei tranelli delle locuzioni pronte all’uso.

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Fotografia © Consiglio Regionale Calabria

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LA FRASE DEL GIORNO
Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.
LEO LONGANESI, La sua signora

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