Uno dei grandi spiriti filosofici della Grecia antica fu Eraclito. Nato a Efeso intorno al 535 avanti Cristo, spostò l'investigazione dall'inizio materiale del mondo al ritmo interno della natura, a ciò che muove e regola le cose in un eterno mutamento, in un continuo scorrere: il Logos - ovvero, la norma, la regola, la ragione. E “Tutto scorre” è la base della sua filosofia, espressa però in maniera enigmatica, attraverso brevi concetti che guizzano nell’oscurità del sapere come quel fuoco da lui posto a base di ogni cosa.
Un filosofo-poeta Eraclito, capace di esprimersi in modo da farsi comprendere solo dagli eletti, da coloro che sono in grado di capire la sua dialettica, i suoi concetti: e non è questa oscurità, questo ermetismo una delle caratteristiche principali anche della poesia? Eraclito è filosofo di tutti e di nessuno: nei suoi frammenti si ravvisano elementi vicini al Taoismo (il Tao – la Via – è spesso riferita a una sequenza spazio-tempo, lo stesso scorrere ciclico ravvisabile nello Yin-Yang) e al Cristianesimo (il padre è il suo stesso figlio).
FRAMMENTI DA “SULLA NATURA”
La via in su e la via in giù sono una e la medesima cosa.
Non si può discendere due volte nello stesso fiume.
L'armonia nascosta vale più di quella che appare.
I cercatori d’oro scavano molto e trovano poco.
Le umane opinioni sono balocchi.
La bellezza del cosmo proviene da cose sparse a caso.
È legge anche seguire il volere di uno.
Per l'uomo il carattere è il demone.
Come potrebbe uno nascondersi a ciò che non tramonta mai?
Più degli orecchi gli occhi testimoniano.
La cultura è un altro sole per i colti.
Il sole è nuovo ogni giorno.
Per la legge come per le mura il popolo deve battersi.
Uno per me vale diecimila, se è ottimo.
Per gli uomini è meglio che non si avveri quanto desiderano.
I confini dell’anima non troverai, neanche se tenti ogni via.
Hendrick ter Brugghen, “Eraclito”
© Rijksmuseum Amsterdam
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LA FRASE DEL GIORNO
I privilegi fanno schiavi dei e uomini.
ERACLITO, Sulla natura
1 commento:
mi riferisco ai framenti di Eraclito di Efeso. Suggerirei di riportare sempre il numero D-K (Diesel- Kranz) preferibilmente o Marcovich.
Su internet gira un passo attribuito ad Eraclito sull'acqua che di seguito riporto. Ne conoscete la fonte, prescindendo dalla prima riga, riconducibie al frammento 36 D.-K., fonte Clemente Alessandrino Stromates, VI, 17, 2.?
"Dalla terra nasce l'acqua, dall'acqua nasce l'anima...
È fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e quant'altro...
è dolce, salata, salmastra,
è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia
è piacere e paura, nemica ed amica
è confine ed infinito
è cambiamento e immutabilità ricordo ed oblio. "
da Eraclito
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