L’haiku, la breve poesia tradizionale giapponese, ha una sua profondità che sfugge alle letture superficiali cui il moderno Occidente ci ha abituato: quello che vediamo è solo la punta dell’iceberg, ma sotto c’è tutta la montagna. Quella che a noi sembra un’immediata naturalezza è invece frutto di un lungo percorso, di un rigido allenamento alla meditazione, alla comprensione della realtà, nella quale l’autore si immerge profondamente, non limitandosi a osservarla dall’esterno. In una stagione di mutamenti come è l’autunno, ecco allora che i poeti si sforzano di cogliere la relazione tra le cose. Qualche esempio:
Una foglia cade-
Puah! Ne cade un'altra
nel vento.
HATTORU RANSETSU
Puah! Ne cade un'altra
nel vento.
HATTORU RANSETSU
Su un ramo secco
si posa un corvo,
crepuscolo autunnale.
MATSUO BASHŌ
Vento d’autunno
nei miei occhi
tutto è haiku.
KYOSHI TAKAHAMA
Ancora vivo,
e il viaggio è finito!
Sera d'autunno.
MATSUO BASHŌ
.
Nel mio andarmene,
nel tuo restare -
due autunni.
MASAOKA SHIKI
Mentre mi lavo il viso,
nel catino si erge
l'ombra dell'autunno.
NATSUME SŌSEKI
Ancora più solo
dell'anno scorso -
crepuscolo autunnale.
YUSA BUSON
Cielo autunnale -
un monte senza nome svetta
più in alto che mai.
NATSUME SŌSEKI
Ando Hiroshige, “Acero dalle foglie rosse al ponte Tsuten”
.
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LA FRASE DEL GIORNO
Né la primavera né la bellezza d’estate hanno la grazia / che ho visto sul viso dell’autunno.
JOHN DONNE, Elegie, IX
Hattori Ransetsu (Awagi, 1654 – Komagome, 1707), samurai Edo che divenne poeta di haiku sotto la guida di Matsuo Bashō. La sua poesia è sobria e austera, riflettendo l aspetto sabi della scrittura di Bashō, ma mostrando una vera empatia con tutte le creature viventi. Un contemporaneo critico lo definì "un uomo di piccolo calibro: sembra avere fiori, ma non ha frutti".
Matsuo Bashō (Ueno, 1644 – Ōsaka, 28 novembre 1694), poeta giapponese del periodo Edo. Contribuì in modo determinante all'evoluzione della poesia lirica attraverso un nuovo genere breve, il haikai, che, pur derivando da forme poetiche già esistenti, ne rinnovava profondamente gli schemi superando le emozioni personali e identificando l'uomo con la natura.
Masaoka Shiki, pseudonimo di Masaoka Tsunenori (Matsuyama, 14 ottobre 1867 – Tokyo, 19 settembre 1902), poeta, critico letterario e giornalista giapponese. È considerato, con Matsuo Bashō, Yosa Buson e Kobayashi Issa, uno dei quattro grandi autori di haiku, l'unico a non esser vissuto nel periodo Edo.
Natsume Sōseki, pseudonimo di Natsume Kinnosuke (Tokyo, 9 febbraio 1867 – 9 dicembre 1916), scrittore giapponese attivo nel periodo Meiji. Idealista, ha analizzato i valori espressi dalla nuova epoca - individualismo, confronto con altre culture - in termini di conquista ma anche di perdita - solitudine, vuoto d'ideali.
Taniguchi Buson, noto come Yusa Buson (Kema 1716 – Kyoto, 25 dicembre 1784), poeta e pittore giapponese figlio di padre veneziano. Le sue liriche affrontarono soprattutto le tematiche della natura e della esistenza umana e raggiunsero un buon livello letterario grazie alla forza descrittiva e al realismo delle immagini.
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