mercoledì 16 settembre 2009

Malati di Internet

È indubbio che la tecnologia si sta ritagliando sempre più spazio nelle nostre vite sottraendo tempo alle attività di svago. Twitter, Facebook, i blog, i giochi online, gli SMS rischiano di renderci dipendenti da computer e telefonini. Ci sono alcuni internauti che sono oramai incapaci di “staccare”, di rimanere privi anche solo per pochi giorni e per poche ore dello strumento. Il sito americano ReSTART, che ha un programma per il recupero da questo tipo di dipendenza, ha stilato alcuni test per farci comprendere se siamo in grado di usare responsabilmente la rete e i computer.

Questo è il test per scoprire se si è “malati di Internet”:

• Navigare nel tuo sito preferito ti fa sentire meglio?
• Trascorri sempre più tempo online?
• Stai diventando sempre più irritabile?
• Stai perdendo interesse per qualsiasi attività che non sia il web?
• Trascuri gli amici e la famiglia per stare al computer?
• Ti senti inquieto quando non puoi usare Internet?
• Hai imparato a mentire su quante volte clicchi per vedere i tuoi video preferiti?
• L’uso del computer interferisce con il lavoro e il rendimento scolastico?
• Ti senti in colpa quando sei online?
• Dormi sempre meno per poterti connettere?
• Hai avuto bruschi cambiamenti di peso, soffri di mal di schiena, emicranie, o hai dolori alla mano e al braccio?
• Pensi a come connetterti anche quando stai facendo altro?

Chi ha risposto sì a tre o quattro di questi sintomi è a rischio dipendenza, chi ha risposto sì a cinque o più è già dipendente.

Come per tutte le cose, è l’abuso a causare danni. Troppo sale sui cibi aumenta la pressione arteriosa, troppi grassi il colesterolo, troppo vino porta alla dipendenza da alcol. Sarebbe saggio spegnere il computer ogni tanto e andare a farsi una passeggiata o leggere un buon libro. Adesso, ad esempio, mi formicola la mano destra… Arrivederci… 



Immagine © Free PNG img

 

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LA FRASE DEL GIORNO
Vent’anni fa nessuno avrebbe potuto immaginare gli effetti che Internet avrebbe avuto: intere relazioni che fioriscono, amicizie che prosperano… C’è una nuova immensa intimità e poesia casuale, per non nominare la pornografia più strana. L’intera esperienza umana sembra svelare se stessa come la superficie di un nuovo pianeta.
J. G. BALLARD, Intervista a “The Guardian”, 22 giugno 2004

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