lunedì 3 febbraio 2025

Scorgeremo i mandorli fiorire


GHIORGOS SEFERIS

LEGGENDA, XXIII

Ancora un poco
e scorgeremo i mandorli fiorire
brillare i marmi al sole
e fluttuare il mare.

Ancora un poco
solleviamoci ancora un po’ più su.

(da Poesie, 1963 – Traduzione di Filippo Maria Pontani)


“La nostra terra è chiusa. Chiusa / dalle nere Simplègadi. Nei porti, la domenica, / quando scendiamo a prendere un po’ d’aria, / vediamo rischiarirsi nel crepuscolo / legni rotti da viaggi interminati, / corpi che più non sanno come amare” scrive il poeta greco Ghiorgos Seferis, Premio Nobel 1963. nella decima poesia di questa Leggenda. Eppure, alla fine, nonostante tutto, anche in quella terra dove “A occidente si mescola il mare a una catena di montagne. / Ci soffia da mancina lo scirocco e c’impazza, / questo vento che spoglia della carne le ossa”, dove la storia ellenica e tutti i suoi miti sono un richiamo costante, arriverà la consolazione della primavera.

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IMMAGINE © ART TOWER/PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Le corde si son rotte: solo strie sulla bocca del pozzo / sono memoria di felicità.
GHIORGOS SEFERIS, Poesie

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Ghiorgos Seferis, pseudonimo di Gheorgios Seferiadis (Vourla, Turchia, 13 marzo 1900 - Atene, 20 settembre 1971), poeta, saggista e diplomatico greco, premio Nobel per la letteratura nel 1963 con la seguente motivazione: “Per la sua scrittura distinta, ispirata da un profondo sentire per il mondo della cultura ellenica”.


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