ORFILA BARDESIO
CIGNO
Resta con me,
mistero,
non spogliarti
all'improvviso,
resta silenzioso
e oscuro,
è come sei che ti amo,
non spiegato dalla chiarezza,
né nascosto dall'apparenza,
resta alla finestra
aperta allo spazio,
chiusa all'intimità.
Senza di te la vita non avviene,
la luce non sorge
senza dire cos'è
o cosa siamo.
Ed è bello non saperlo.
(da La canzone della terra, 2009)
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Nella visione del mondo, degli animali o dei fiori che spesso appaiono nella sua opera, la poetessa uruguaiana Orfila Bardesio si interroga sempre su ciò che è nascosto, nel suo aspetto mistico, ma non con l'intenzione di riuscire a scoprire il mistero quanto piuttosto di fondersi con esso, di divenirne parte.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
Il poeta sa dell'Oceano ciò che l'Oceano non sa di se stesso. / Sa dell'Aria ciò che l'Aria non sa di se stessa. / Sa della Terra ciò che la Terra non sa di se stessa.
ORFILA BARDESIO, Alfar, n. 89, 1950
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Orfila Bardesio (Montevideo, 18 maggio 1922 – 14 ottobre 2009), poetessa uruguaiana. Con precocissime preoccupazioni poetiche, ricevette un'educazione cattolica e umanistica che si riflette in tutta la sua opera. Nelle sue poesie risalta la delicata passione per la natura e gli animali, nonché uno stretto legame con il creato e con la figura divina.
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